Sfortunaccia per un monumento alla dedizione, all’abnegazione e all’equilibrio tattico come Marten de Roon, l’Eroe di Anfield riciclatosi a terzo dietro quando c’è stato bisogno di lui, sfortunato finalista di Coppa Italia per evitare il raddoppio di Dusan Vlahovic al 65′ di quel maledetto 15 maggio e poi spettatore in panchina del trionfo di Dublino. “Si è scoperto che non posso giocare gli Europei – ha scritto sui social il nazionale dei Paesi Bassi -. Mai avuto, nella vita e nella carriera, un momento di tanti alti e bassi. Coppa Italia persa ed Europa League vinta senza di me. E ora niente Europei: farò il tifoso”.
Nei commenti, il sostegno e la solidarietà dei compagni, anche di Nazionale, e di tutti i tifosi dell’Atalanta. La lesione muscolo fasciale tra primo e secondo grado del bicipite femorale sinistro, riportata all’Olimpico contro la Juventus due mercoledì fa, è il primo infortunio serio per il trentatreenne di Zwijndrecht, capitano nerazzurro per la maggior parte di un’annata in cui Rafael Toloi ha segnato il passo pure lui per motivi d’infermeria.
I can’t imagine I’ve had a week in my career, or in my life, that has had so many ups and downs. Lost the Coppa Italia, couldn’t play the final, win the Europa League. In that last euphoric state, I spent a lot of time with the medical staff: it turns out I can’t play the Euros. pic.twitter.com/s5eWLkUWO2
— Marten de Roon (@Dirono) May 27, 2024
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