Atalanta – Cagliari 1-0 (1-0)ATALANTA (3-5-2):
Sassi 6; Cittadini 6,5, Berto 6, Ceresoli 6; Oliveri 6,5 (28′ st Del Lungo 6), Zuccon 6 (1′ st Sidibe 6), Panada (cap.) 6,5, Giovane 6 (39′ st Chiwisa sv), Renault 7; De Nipoti 8 (39′ st Lozza sv), Pagani 6,5 (19′ st Omar 6). A disp.: Bertini, Mediero, Fisic, Regonesi, Bernasconi. All.: Massimo Brambilla 6,5.
CAGLIARI (4-3-3): D’Aniello 6; Sulis 5,5, Palomba 6, Iovu 4, Astrand 6; Kourfalidis (cap.) 6 (37′ st Schirru sv), Conti 6 (28′ st Carboni 6), Delpupo 6,5 (28′ st Cavuoti 5,5); Tramoni sv (24′ pt Vitale 7), Manca 5,5 (1′ st Yanken 5,5), Desogus 6,5. A disp.: Fusco, Caddeo, Pulina, Vinciguerra, Pintus, Murru, Secci. All.: Alessandro Agostini 6.
Arbitro: Milone di Taurianova 6 (De Nardi di Conegliano, Zandonà di Portogruaro).
RETE: 30′ pt De Nipoti (A).
Note: pomeriggio leggermente velato, terreno in buone condizioni. Spettatori 120. Ammoniti Cittadini, Zuccon, Olivieri (c.n.r.), Del Pupo, Kourfalidis, Panada, Vitale, Desogus e Sassi (c.n.r.). Espulso Iovu al 19′ pt per fallo su chiara occasione da rete. Tiri totali 13-8, nello specchio 4-2, respinti/deviati 5-2, parati 3-2, legni 1-0. Corner 7-1, recupero 2′ e 4′.
Zingonia – Che fatica e quante occasioni sprecate per sigillarla, per non parlare dei tremori qua e là dalla trequarti difensiva in giù. Pazienza se per rompere il digiuno di quasi due mesi c’è voluto l’uomo in più a tiro del ventesimo. Perché all’Atalanta Primavera, che contro il Cagliari si presentava da quintultima col misero trio di vittorie settembrine in dote contro Juve-Milan-Young Boys (il 3, il 25 e il 29), l’importante era ritrovare la fiducia insieme al bottino pieno. Dura da dimenticare la manita di ko tra i due con lo United e il tris Napoli-Roma-Fiorentina. Una voglia di riscatto volata nel primo tempo sulle ali dell’ossessionato di pallone di nome Tommaso De Nipoti, uno abituato a cacciarlo e stanarlo da segugio. Decisivo due volte, nel tendere il trappolone al castigato Iovu all’intersezione della lunetta destra, lanciato nello spazio per la punizione alta di poco di Ceresoli, e infine per il rompighiaccio nel gioco delle torri (D’Aniello ci arriva tardi, sfera oltre la linea) con Pagani dettato dallo schema di Oliveri dalla punizione ottenuta da un Cittadini Toloi-edition. Martedì a Berna vittoria obbligata per difendere l’onore (eliminazione certa) in Youth League, domenica prossima matinée (11) a Bologna.
Prima del mezzo tuffo di testa per il vantaggio, il biondino del Veneto ci mette corsetta e loffia, figlia di un controllo non felice, in mezzo a una selva di mastini (9′) in scia di Oliveri e Zuccon, mentre di là non si va oltre il piazzato da sinistra autoprocurato di Desogus con mega rimpallo non sfruttato dal duo svettata-bicicletta Kourfalidis-Manca (14′). Il più pericoloso è un Delpupo costretto alla prima fase fino all’eccesso, complice l’inferiorità numerica precoce: al quarto d’ora è lui a evitare il peggio sul tiro-cross di Renault, servitore della fronte del bomber di giornata (palla alta) una decina cronometrica più tardi, quindi la corsetta da rimessa di Sulis per una botta rimpallata a otto dall’intervallo. La ripresa vede Casteddu determinato in avvio e attento in copertura, ma più della deviazione aerea sulla recinzione (4′) di Palomba, accarezzata da fermo dal nipote d’arte, e una conclusione telefonata di Yanken (6′) non fa. A metà delle due finte chances la seconda punta bergamasca imita il primo su azione, sorvolando il montante dall’area piccola. AAA raddoppio atalantino cercasi, pur in mezzo a qualche rischio di troppo.
Nemmeno il tempo di rifiatare. L’avversario tra i pali difende in presa quello di competenza (8′) dall’attacco di Oliveri, liberato a destra; al decimo Panada e Berto oppongono il muro alla mezzala argentina a rimorchio del centravanti nuovo di zecca e sul rovesciamento Vitale fa lo stesso da secondo portiere a corpo morto, chiudendo il varco più lui di D’Aniello, per impedire a Tommy il solista di imbracciare la doppietta. Di suo il francesino di Desio non azzecca il 13 prendendo il palo dal limite, col difensore centrale altrui a deviargli la traiettoria quel tanto che basta. A orologio più che doppiato, l’1-1 letteralmente divorato dal toro ospite, smarcato dal tocco di Palomba sullo schema di Desogus dalla mattonella. Succede gran poco, fino al bloccaggio perfetto di Sassi per non arrendersi alla punizioncella a giro mancina di Carboni, il vice-Conti, al novantesimo e rotti. Al 3′ di recupero, Del Lungo cicca al volo raggiunto dal solito laterale sinistro.
Simone Fornoni