Post partita al veleno per società e giocatori azzurri che reclamano un calcio di rigore non assegnato per presunto intervento falloso di Kjaer su Llorente. Il vicepresidente del Napoli Edoardo De Laurentis ha commentato con un post inequivocabile su Facebook: “Dopo stasera il calcio è morto”. Anche il Presidente del club partenopeo è intervenuto sulla vicenda ai microfoni di Sky: “Noi siamo coloro che finanziano questo calcio e non è possibile che le immagini del VAR non siano trasmesse. Non è rispettoso per i tifosi. Gli arbitri italiani non agiscono come in Inghilterra. Qui la partita si ferma continuamente e si finisce per recuperare 8 o 9 minuti a fine partita, dopo spinte, confusione ed espulsioni. Necessitiamo di chiarezza e rispetto e a Nicchi e Rizzoli chiedo di metterci la faccia. Ne abbiamo le tasche piene perché questo è il gioco più bello del mondo e voi state cercando di avvelenarlo”.
Anche il capitano dell’Atalanta Papu Gomez nel dopo partita ha parlato di quanto successo in campo: “Abbiamo retto bene per tutta la partita contro un Napoli all’arrembaggio. Giocare in questo stadio non è mai facile perché senti la pressione. In occasione del 2-2 temevo che Ilicic fosse in fuorigioco, ma sull’azione precedente è Llorente che commette fallo e non Kjaer. Ci godiamo questo risultato e l’ottimo momento che ci vede ancora terzi in classifica”.
L’allenatore della formazione orobica fa poi chiarezza: “Dal campo avrei detto che l’intervento di Kjaer fosse falloso. Poi dalle immagini ho visto che il gomito del giocatore del Napoli colpisce in volto il mio difensore e quindi commette lui fallo. L’immagine è molto chiara, l’arbitro ha confermato il verdetto e io mi rimetto alla sua decisione. Il Napoli ha giocato una grande partita, con intensità e voglia di vincere. Hanno creato tanto e alcune palle gol non so come abbiano fatto a non entrare in porta. Noi da parte nostra abbiamo creato come sappiamo fare e nel finale avremmo anche potuto vincerla. Il risultato in ogni caso ci premia perché questa sera la partita è stata veramente combattuta”.
Mattia Maraglio