La maturazione del belga è evidente sotto tutti i punti di vista
Dicevano che era inadeguato per la Serie A, perché troppo molle, troppo impaurito per contrastare con decisione gli avversari. E poi si deprimeva facilmente al minimo errore, uscendo completamente dalla partita. Chi lo diceva si sbagliava, perché De Ketelaere aveva soltanto bisogno di tempo per ambientarsi con la nostra realtà calcistica, e, soprattutto, aveva bisogno di un ambiente come quello di Bergamo che lo aspettasse e lo aiutasse a crescere. Al Milan c’era troppa pressione, che il numero 17 nerazzurro non era ancora in grado di gestire. Un solo anno di Atalanta ed ecco la rinascita con tanto di Europa League conquistata! E ora questo De Ketelaere in fiducia è pronto a recitare un ruolo da protagonista a Euro 2024.
Una stagione indimenticabile
La stagione di De Ketelaere è stata indimenticabile. Non soltanto a livello di numeri – 14 goal tra Serie A, Europa League e Coppa Italia e 9 assist totali – ma anche per quanto riguarda l’apporto in campo. il belga spesso ha aiutato i compagni in fase difensiva mettendoci quella cattiveria che non si era mai vista quando vestiva la maglia del Milan. Stessa cosa dicasi in attacco, quando cerca di superare l’uomo e quando non ci riesce fa di tutto per recuperare palla. La partita più bella della stagione di De Ketelaere, che fa ben sperare la Nazionale belga in vista dell’europeo di giugno, che stando alle quote Euro 2024 sarà una delle sorprese della manifestazione, è quella contro la Roma; in quell’occasione il 17 nerazzurro è stato devastante, soprattutto nel primo tempo quando da solo è riuscito a mettere sotto pressione la squadra giallorossa. Su queste basi, possiamo affermare che il Belgio schierando questo ragazzo, che finalmente si è ritrovato, ha la possibilità di fare strada durante la competizione europea. Ricordiamo che il girone dei Diavoli rossi è sulla carta piuttosto abbordabile, con Slovacchia, Romania e Ucraina che non rappresentano ostacoli insormontabili. Tuttavia, ogni partita va giocata e, soprattutto, va vinta, con quella voglia e intensità che De Ketelaere ha mostrato ai tifosi della Dea durante tutta la stagione. Solo così il Belgio potrà sperare di mettere in bacheca un trofeo prestigioso.
Il difficile arriva una volta superato il girone
I Diavoli rossi incontreranno le prime difficoltà soltanto dai quarti di finale in avanti. Questo perché se raggiungeranno gli ottavi da primi in classifica del girone E affronteranno la migliore terza proveniente dal girone A, B, C o D, il giorno 2 luglio alle ore 18. Presumibilmente non sarà un avversario temibile, dunque il Belgio avrà la possibilità di risparmiare le forze in vista della parte finale del torneo.
De Ketelaere in un ruolo non suo? Molto probabilmente sì
Nel Belgio De Ketelaere giocherà molto più arretrato rispetto a quello che fa nell’Atalanta. Presumibilmente verrà schierato a centrocampo e non alto sulla fascia nei tre davanti; se così sarà dovrà stare attento più alla fase difensiva che a quella offensiva, lasciando ad altri il pallino del gioco, per esempio al più talentuoso Kevin De Bruyne. Il giocatore del City, che potrebbe lasciare la Premier League per giocare in Arabia Saudita, ha l’ultima possibilità per scrivere la storia della sua Nazionale; dunque, farà di tutto per essere un protagonista assoluto. Se così staranno le cose, il numero 17 dell’Atalanta risulterà meno appariscente e avrà meno occasioni di attaccare la profondità. Un peccato per gli amanti del calcio che quest’anno finalmente ne hanno scoperto le qualità; non certo gli atalantini che in De Ketelaere credevano da sempre, dai tempi in cui nel Milan sembrava un giocatore inadatto per la Serie A.