5a giornata League Phase Champions League – Berna, Stadio Wandkdorf, martedì 26 novembre (ore 21)
BSC Young Boys – Atalanta 1-6 (1-4)
YOUNG BOYS (4-3-3): Von Balmoos (cap.) 5; Blum 5,5, Camara 5,5, Lauper 5, Hadjam 5,5 (33′ st Athekame ); Ugrinic 6,5, Niasse 6, Lakomy 6 (1′ st Males 6); Colley 5 (1′ st Virginius 5,5), Ganvoula 6,5 (15′ st Itten 5,5), Monteiro 5,5 (22′ st Elia 5,5). A disp.: 33 Keller, 40 Marzino; 23 Benito, 66 Smith, 10 Imeri. All.: Joel Magnin 5.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6; Kossounou 7, Hien 6,5 (35′ st Godfrey sv), Kolasinac 7,5 (30′ st Toloi 6,5); Cuadrado 7, De Roon (cap.) 7, Pasalic 7,5, Ruggeri 7; Brescianini 7 (18′ st Samarzic 7,5); De Ketelaere 10 (30′ st Palestra 6), Retegui 9 (18′ st Zaniolo 6). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 19 Djimsiti, 16 Bellanova, 46 Manzoni, 11 Lookman. All.: Gian Piero Gasperini 8.
Arbitro: Lukjančukas 7 (Lituania – Mirauskas, Kazlauskas; IV Paulauskas. V.A.R. Higler, A.V.A.R. Ruperti – Paesi Bassi).
RETI: 9′ e 39′ pt Retegui (A), 11′ pt Ganvoula (Y), 28′ pt De Ketelaere (A), 32′ pt Kolasinac (A), 11′ st De Ketelaere (A), 45′ st Samardzic (A).
Note: serata rigida, spettatori 31.500 di cui 1.800 bergamaschi. Ammoniti Colley ed Elia per gioco scorretto, Brescianini (???) per reazione. Tiri totali 9-19, nello specchio 2-12, parati 1-6, respinti/deviati 4-6. Var: 1. Corner 7-9, recupero 1′ e 2′.

Berna – Charles De Ketelaere e l’altro doppiettista Mateo Retegui, la coppia che si sblocca in Champions League alla quinta lasciando in panchina Ademola Lookman e provvedendo coi piedi magici della controfigura di Ilicic tre assist su quattro per prendere il largo sullo Young Boys già nel primo tempo. L’Atalanta fa tre su tre in trasferta nella fase campionato di Champions League allungando a dodici la serie positiva su due fronti. Il tris di Kolasinac giunge quattro lancette dopo il nuovo sorpasso scacciando i fantasmi del immediato di Ganvoula, bravo a schiacciare il primo corner a favore piegando le mani a Carnesecchi, avrebbe potuto complicare il cammino ai nerazzurri, che invece vedono per ora le Top Eight per l’accesso agli ottavi senza playoff quando alla League Phase mancano Real (10 dicembre, a Bergamo). Il poker è ancora del sostituto last minute estivo di Scamacca; nella ripresa, il migliore in campo converge da destra e trova sulla sua strada la deviazione di Camara spiazzante per il portiere di quest’ultimo prima del 6-1 finale di Samardzic partendo da destra in dribbling sui tre quarti della difesa per il battesimo del primo angolino.

Pronti via e Ugrinic gioca di sponda per Monteiro, ben guardato da Kossounou, sull’apertura alta di lakomy dall’out sinistro, inizio di un mini forcing chiuso dallo stop di Pasalic alla stessa alla destra di casa entro il terzo cronometrico. Al settimo Retegui svetta imperfettamente in fallo laterale accompagnato da Ruggeri, preludio a un nuovo cambio di campo che produce la prima conclusione bergamasca di Cuadrado che non chiude bene il sinistro entro il lato corto. Al primo ribaltamento veloce, nondimeno, il fiammingo trova l’oriundo in corridoio per corsa e diagonale alzandola appena da terra per il vantaggio. E insieme alla prima gioia personale del Chapita arriva anche il primo gol subìto fuori confine dalla Dea, una disattenzione collettiva sulla primissima palla inattiva. A un tiretto dal quarto d’ora, CDK riprende la respinta della barriera sulla punizione autoprocurata del compagno di reparto senza però angolare né imprimere potenza al mancino, quindi il tiro-cross di Blum che costringe il portiere dei bergamaschi a smanacciare oltre l’incrocio lontano.

Se il tacco sinistro di Pasalic quasi dal fondo sul primo angolo di Cuadrado controcrossato basso dallo stesso Panita sul passaggio di ritorno di Brescianini finisce sull’esterno alto della rete (22′). Un poker cronometrico ed è il terzino destro giallonero a deviare in calcio d’angolo di spalla allo svettante Brescianini il nuovo tracciante del colombiano sull’azione insistita tra il braccetto ivoriano e il fantasista fiammingo. Che poi infila a sua volta l’esultanza numero 1 in Champions girando sull’angolo di Ruggeri prolungato dal tacco di Kossounou. Von Balmoos palesemente colpevole, facendosela sfuggire da sotto le braccia, ma poi prova a rimediare chiudendo il palo di competenza sull’assalto del trentaseienne pendolino ex Juve alla mezzora, servito dal crossetto di Pasalic. Il bosniaco esce di prepotenza fiondandosi nella metà campo nemica per il secondo gol atalantino (alla Lazio all’Olimpico il precedente, ma si parla dell’anno scorso) assistito dai primi due marcatori della quinta giornata in successione. Il biondino dal centrosinistra trova l’inserimento del protagonista di giornata che tuona il 4-1 di destro a mezza via tra i due centrali staticissimi degli elvetici.

Comincia la ripresa con due cambi locali, ma a CDK poco importa, perché se fa l’erede del Professore non lo prende nessuno e stavolta è il centrale destro altrui a spiazzare Von Balmoos. L’assist è di Pasalic che apre il gioco, mentre di là Ugrinic calcia altissimo di sinistro una palla più o meno morta da fuori prima del doppio cambio gasperiniano Samardzic-Zaniolo per Brescianini-Retegui. A un tiretto della mezzora ci sarebbe anche la chiusura del set di Kolasinac in tap-in su Cuadrado, si input da sinistra del serbo, ma il bosniaco è in fuorigioco. Von Balmoos dice di no a Samardzic e Niasse devia per il nono angolo il tiro di Kossounou su carambola Ruggeri-Lauper (tiro dell’ex Udinese dalla bandierina) dopo la mezzora quando l’esordiente nella competizione Palestra ha già preso il posto del mvp. Sestina di Lazar, alzati e dribblane il più possibile, cioè tre quarti della retroguardia bernese. Mistero? Un giallo a Brescianini al 45′ quando a fargli fallo è stato l’ex Ebrima Colley. Forse un accenno di reazione?