Nato ad Adjamé in Costa d’Avorio, ma è del Mali. Segni particolarissimi, sconosciuto ai più, giovane anche se non di primo pelo (3 ottobre 2001), centravanti-ala di 1 metro e 85 ambidestro con 7 gol e 2 assist all’attivo nell’ultima stagione all’Almeria. L’Atalanta è sulle tracce di El Bilal Touré, una sorta di replica di Rasmus Hojlund molto più fresca del neo retrocesso spezzino M’Bala Nzola che non pare convincere troppo il front office di Zingonia.
Dopo aver assoldato Ndary Michel Adopo, roccioso mediano svincolando (30 giugno) dal Torino ma praticamente già accordatosi e visitato il 6 giugno scorso, il tandem di direttori sportivi Tony D’Amico-Lee Congerton (diesse effettivo e responsabile sviluppo interbazionale area sport) è in trattative anche per due esterni. Il destro è sempre degli Aquilotti liguri, il 2000 svedese Emil Holm, il mancino invece l’olandese Mitchel Bakker del Bayer Leverkusen già avversario negli ottavi di Europa League.
Un paio di affari da nemmeno una ventina di milioni complessivi, mentre Touré, sdoganato in Francia dallo Stade Reims (68 match, 9 reti) dal gennaio 2020 facendolo passare prima della squadra riserve (2 e 2), è reduce dalla primissima annata nella Liga spagnola con un contratto garantito fino al 2028 ed è valutato 12 netti. Per acquistarlo ne sono serviti 8. E pensare che ai francesi era costato 150 mila euro nelle casse dell’Afrique Elite Football in cui militava dal 2016 a ruota degli inizi nell’Ivoire Academie. Come finirà?
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