Bergamo

– L’ultima giornata di Serie A può essere considerata come la cartina tornasole di questo campionato con l’ennesima vittoria della Roma di Garcia, la vittoria della Juventus contro un brutto Milan, la netta affermazione del Napoli in salsa spagnola e l’ennesimo exploit dell’Hellas Verona adesso in piena zona Europa League.
Partiamo dai giallorossi: il settimo successo consecutivo ha messo la società capitolina tra le pretendenti al titolo, ma cos’è cambiato rispetto alle ultime due stagioni in cui la squadra sembrava piombata nella mediocrità più assoluta? La risposta è una sola: semplicità. Abbandonati i propositi di un calcio solamente offensivo, la società ha venduto i gioielli che avevano maggior mercato (Marquinhos, Lamela e Osvaldo per un totale di 90 milioni) e investito su giocatori di caratura ed esperienza internazionale come Strootman e Gervinho e su di un allenatore che fa della normalità il suo credo ed i risultati sembrano dare ragione alla gestione Sabatini.
La Juventus si dimostra ancora competitiva e batte un Milan che, prestazioni europee a parte , è uno dei più brutti degli ultimi anni e il cui allenatore Max Allegri probabilmente tornerà ad essere messo in discussione.
Il Napoli assume sempre più il ruolo di principale antagonista allo scudetto e non perde punti contro il Livorno neopromosso, anzi lo liquida con un perentorio 4-0 che esalta ancora una volta le doti realizzative di Marek Hamsik.
Ma la vera rivelazione di quest’anno è l’Hellas Verona allenato da Mandorlini, vecchia conoscenza dei tifosi atalantini, che batte a domicilio 4-1 un Bologna sempre più in confusione in cui Pioli e il ds Zanzi rischiano davvero grosso. Nei gialloblu da sottolineare le prove del “folletto” argentino Iturbe, che è sicuramente uno dei giovani prospetti più interessanti di questo torneo, e del “solito” Luca Toni che sembra essere tornato quello dei tempi migliori.
La vittoria contro il Chievo invece permette all’Atalanta di fluttuare nelle zone di centro-classifica anche se del bel gioco c’è poca traccia.
Bagarre in zona retrocessione con le genovesi che sembrano in grossa difficoltà sia in termini di gioco che di risultati e a loro va ad aggiungersi anche il Sassuolo. I neroverdi emiliani non sembrano essersi ambientati nella nuova categoria ed anche con un uomo in più non riescono a superare il Parma che grazie ad uno strepitoso Cassano vince 3-1. Ora arriva la pausa per le nazionali che speriamo non intacchi la bellezza di uno dei campionati più equilibrati e combattuti d’Europa.
FD