Bergamo

– Come da tradizione, il Circolo Filatelico Bergamasco, è promotore da sempre di conferenze a tema grazie all’attivo contributo dei propri soci. Domenica prossima sarà il momento di Vinicio Sesso, già Presidente per 22 anni del Sodalizio cittadino, che approfondirà, nella sede del Circolo presso l’Oratorio di Boccaleone nella Sala multimediale alle ore 10 con ingresso libero, gli aspetti storici e postali dei prigionieri italiani detenuti in India durante la Seconda guerra mondiale. Un’epopea, come detto, che ha coinvolto più di 90.000 nostri soldati, catturati sui vari fronti di guerra nel 1940-43 da parte delle truppe inglesi. Le condizioni di prigionia, in ogni guerra, sono un momento in cui la dimensione umana viene compromessa mettendo i soccombenti in condizioni spesso al limite della sopravvivenza. L’avventura dei nostri soldati verrà raccontata da Sesso con il supporto di documentazione postale, lettere e cartoline spedite dall’India, raccolte con passione in questi ultimi anni. Peraltro, il relatore ha un motivo in più per ricordare questa triste pagina di storia in quanto il papà fu tra gli sfortunati a vivere l’esperienza della prigionia in India. A tal proposito, così ci ha raccontato: “Della sua vicenda, purtroppo, delle circostanze della cattura, della detenzione in India conoscevo pochissimo. Mio padre ha sempre tenuto negli anni la massima riservatezza con noi figli. Ne parlava pochissimo e generalmente senza particolari. Probabilmente le sofferenze patite, le umiliazioni, le privazioni erano ancora vive e scottanti e in tutti i modi tentava di preservarci e di non condividerle con noi. D’altronde io non lo aiutavo di certo in ciò. Sono nato negli anni del boom economico, in un periodo di pace e democrazia, di diritti e ribellioni. Negli anni dell’adolescenza – per indole pacifista, antimilitarista e progressista – nelle poche volte che si trattava l’argomento guerra e prigionia, inevitabilmente da un lato lo accusavo di aver partecipato ad una guerra sbagliata e dall’altro, in maniera contraddittoria, di essersi arreso senza combattere. Ricostruire la sua vicenda e quella dei tanti militari detenuti è stato un modo, sia pur tardivo, di chiedere scusa a mio padre per alcune mie intemperanze giovanili e, soprattutto, per la superficialità con cui a volte l’ho giudicato senza prima conoscere ed approfondire”.
Dalle parole di Sesso un ulteriore motivo per ascoltare una conferenza che si presenta già speciale e dalla forte carica emotiva. Il sacrificio dei nostri padri rivive dunque nei documenti storici che sarà possibile ammirare e contestualizzare durante l’esposizione di questo interessante approfondimento.
Ricordare, soprattutto in questi momenti, quanto le guerre portino solo lutti e disumanità appare esercizio sin troppo semplice, ma poterlo fare consapevolmente anche attraverso la sapiente ricerca storica e filatelica può aiutare a comprendere e contribuire, ognuno per la sua parte, a non scatenare mai conflitti, neppure nella vita di tutti i giorni.
La conferenza potrà essere visionata da tutti a partire dalle h. 10 in diretta streaming attraverso la pagina Fb del Circolo Filatelico Bergamasco.
Giuseppe De Carli