L’eredità degli Area, il gruppo più innovativo nella storia musicale italiana, magicamente affiancata a nuove canzoni di assoluto valore firmate da Patrizio Fariselli, il treat d’union tra il prima e il dopo. Intanto il prima, “Luglio, Agosto, Settembre (nero)”, l’assoluto capolavoro di sei musicisti eccezionali, Demetrio Stratos, Paolo Tofani, Eddy Busnello, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas, e, appunto, Patrizio Fariselli. Siamo all’inizio dei favolosi Settanta, la band, dall’estrema creatività e dall’assoluta curiosità, s’inventa su due piedi quello che prenderà piede in tutto il mondo con il nome di rock progressivo. “Musica totale, di fusione e internazionalità”, per raggiungere l’obiettivo gli Area si studiano un raffinato mix di differenti generi, nei loro brani si va dal free jazz alla musica etnica, fino a quella sperimentale, con costanti riferimenti all’impegno politico. Il successo è immediato, Demetrio e compagni sfondano sia in Italia che all’estero, addirittura all’epoca vengono celebrati sulle pagine della rivista internazionale più importante del settore, il giornale “Rolling Stone”.
Il dopo, che è oggi, qui a Bergamo, venerdì 16 giugno, al Teatro del Conservatorio, in via Palazzolo 88. L’appuntamento non è con gli Area, ma con gli Area Open Project, ossia Patrizio Fariselli, pianoforte e tastiere, Marco Micheli, basso elettrico e contrabbasso, Walter Paoli, batteria, e Claudia Tellini, l’incredibile voce di questa nuova esperienza musicale che trova le radici nel passato che vi abbiamo già raccontato. Cambiano gli interpreti, resta lo spirito di quei tempi là, la fantasia al potere e tutto il resto, la strada percorsa avanti e indietro nella sua vita da Patrizio Fariselli, il solo rimasto della vecchia formazione, l’ultimo ad arrendersi in quella battaglia da combattere perché il viaggio della musica italiana sia anche quello della sperimentazione e non sempre e solo il tormentone estivo messo mille e passa volte al giorno dalle radio nazionali.
Chiudiamo ringraziando chi ha voluto il concerto, gratuito con prenotazione Eventbrite, finanziandolo, ossia la Isper di Zingonia, il cui titolare, Evro Carosi, un grande amico di chi scrive, altro musicista raffinatissimo, è legato agli Area perché per un periodo ha abitato vicino a loro, a Zingonia. Ma questa è un’altra storia, che un giorno vi racconteremo per filo e per segno perché è bella e divertente, insomma da ricordare…
Matteo Bonfanti