Il suo Verdellino Zingonia aveva iniziato bene, molto bene, prima dello stop forzato che ha congelato il campionato di Eccellenza. Ora per il patron gialloverde, Filippo Cutrona, è il momento delle riflessioni. Il presidente del squadrone allenato da Alberto Luzzana non nasconde la sua amarezza per la situazione: “La stiamo vivendo molto male. Cerchiamo di tenere su i ragazzi sostenendoli, anche con allenamenti individuali, per evitare che si lascino un po’ andare sperando che questa pandemia finalmente ci dia un po’ di tregua. C’è tanta voglia di tornare in campo, anche se d’altra parte siamo tutti consapevoli del momento difficile: non resta che rispettare le regole che il governo ha deciso di darci”. I giocatori intanto seguono delle tabelle fornite dal preparatore atletico della squadra, per rimanere in uno stato di forma accettabile: “Peccato, perché eravamo partiti bene – precisa Cutrona -. Quando si potrà riprendere? Ho paura non a breve, anche se speriamo che almeno l’ipotesi di ripartenza tra gennaio e febbraio possa essere rispettata. Con tutti i sacrifici che stiamo facendo, sarebbe davvero grave se non arrivassimo a una riduzione del numero dei contagi in tempi brevi”.
Lo stop ai campionati sta mettendo in crisi economica tante società, e pur con immutato entusiasmo il presidente Cutrona non si tira indietro nel tracciare i contorni di una situazione sempre più difficile: “Non ci sono aiuti, né risposte da parte delle istituzioni – spiega -. Fino a quando ce la faremo andremo avanti, poi pur con grande dispiacere saremo costretti a mettere un punto definitivo. Stiamo cercando di “tenere botta”, nella speranza che qualcuno capisca le tante difficoltà del periodo e ne possa tenere conto. La mia paura è che succeda anche in questo caso come accade troppe volte in Italia: tutti sapevano che sarebbe arrivata una seconda ondata, eppure si è voluto fare cassa con le iscrizioni ai campionati, per poi fermarsi subito dopo. A livello governativo non è stato fatto nulla, e questo è un problema”. In casa Verdellino Zingonia l’auspicio è quello di un aiuto concreto per far sopravvivere il calcio dilettantistico: “Mi auguro che là in alto non si faccia solo il proprio interesse, perché così facendo si va poco lontano – dice Cutrona -. Il minimo che ci possiamo aspettare è uno sconto: già abbiamo perso quasi mezza stagione lo scorso anno, e non siamo stati rimborsati, in più ci siamo dovuti iscrivere a una stagione che in pratica non è nemmeno cominciata. Senza contare tutte le risorse economiche messe in campo per rispettare i protocolli. Governo, CONI e FIGC riflettano bene sul calcio dilettantistico: se chiudiamo noi, che siamo la base dello sport, anche il professionismo rischia di vedere messo a repentaglio il proprio futuro”.
Fabio Spaterna