Attaccante esterno dalla velocità pazzesca, classe da vendere, dribbling fulminante, assist a pioggia, ma pure un sacco di gol, neo campione d’Inghilterra con la maglia del Liverpool delle meraviglie, considerato in questo momento tra i dieci migliori calciatori del mondo. Perché celebriamo Sadio Mané? Per via di una splendida risposta alla domanda di un giornalista che ha chiesto all’asso dei Reds perché andasse in giro con uno smartphone vecchio e con lo schermo rotto, lui che con i suoi 15 milioni di euro netti l’anno può comperarsi migliaia di ultimi modelli di iPhone.
Mané, che non è nuovo a fatti e parole lontani da quelli del calciatore milionario medio, la gran parte che vive nel lusso, senza pensare a chi sta male, ha risposto così: “E per che diavolo vorrei dieci Ferrari, venti orologi con diamanti o due aerei o un migliaio di iPhone? Cosa faranno questi oggetti per me e per il mondo? Costruisco scuole, costruisco uno stadio nella mia città, offro vestiti e cibo a persone nell’estrema povertà della mia comunità e, inoltre, do settanta dollari al mese a ognuna delle persone di una regione molto povera del Senegal per contribuire alla loro economia familiare”.
Nato a Sédhiou, città del Senegal sudoccidentale, regione tra le più povere al mondo, Sadio Mané non dimentica da dove viene e cosa gli serve per sentirsi bene. Non è in una Ferrari, non è in un aereo, ma nemmeno in un iPhone 11, che, anche se costa 1500 euro, non ha un pulsante per accendere la felicità.
Matteo Bonfanti