A guardarlo mentre si aggira sornione sul filo e del fuorigioco, fiutando l’aria come un puma a caccia pronto a fiondarsi sulla sua preda, la palla, richiama alla mente, forse per i suoi lineamenti marcati una via di mezzo tra un Carlos Monzon della Valle Brembana e un nativo americano da film in bianco e nero, che per un momento pensi che a marcarlo, o per lo meno, provare a contenerlo, arrivi, col passo dinoccolato che lo ha reso celebre, niente meno che John Wayne. E se, alla fine, quel pallone riesce ad arpionarlo e spedirlo alle spalle del malcapitato portiere, ecco che si apre sul suo volto da indios un sorriso giovane, sfrontato, ma al punto giusto; il sorriso di uno che sa di che cosa ha bisogno per essere felice e fa di tutto, ogni domenica, per andarselo a prendere.
E’ un ragazzo tutto casa e campo – Secondogenito di casa Castelli, Marco spende i primi pomeriggi ad inseguire un pallone tra l’oratorio di Villa d’Almè, il paese dove vive, il giardino di casa, quello della nonna Laura (che sarà uno dei protagonisti di questa storia) e un po’ ovunque dove ci sia abbastanza spazio per buttare a terra due felpe e ci siano almeno un altro paio di amici con cui iniziare la “Mischietta” oppure l’ennesima sfida a “Mundialito”. Il richiamo del campo vero però è troppo forte, sarà che lo vede ogni giorno, uscendo per andare a scuola… la casa dei Castelli è proprio di fronte a quello che oggi si chiama Vyll Stadium. Così mamma Betty, probabilmente presa per sfinimento, lo porta al Villa d’Almè, comincia con i più piccoli e da lì anno dopo anno parte la scalata fino al calcio dei grandi, ma per Marco intanto rimane un passatempo, un hobby, un’occasione per stare con gli amici e divertirsi, anche se la passione cresce giorno dopo giorno tanto che Marco passa tutto il tempo libero che ha a giocare a calcio e vista la breve distanza, le fughe al campo sono frequenti durante i lunghi pomeriggi, ancora non l’ha mai detto a nessuno ad alta voce, ma nel cuore cova il desiderio di diventare un giorno come i giocatori che vede in TV nelle serate di Champions. Sono i tempi in cui si sta affermando il Barça del Tiki Taka; Messi e compagni sono i protagonisti indiscussi di tutta la sua produzione onirica.

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