La pandemia di Coronavirus ha imposto al calcio e ai vivai italiani, Atalanta compresa, solo un’interruzione. Senza impedire, però, il contatto almeno virtuale tra Zingonia e i suoi figli: “L’Atalanta è vicina a tutti i suoi ragazzi, alle famiglie, ai progetti che in questo momento hanno subito una sospensione. E lo è con tutte le sue figure operative e professionali: staff tecnici, sanitari, fisioterapici, psicopedagogici restano a disposizione di tutti attraverso i mezzi che la tecnologia ci offre. Lo stiamo già facendo e continueremo o a farlo. Siamo distanti, ma vicini: l’Atalanta c’è e continuerà ad esserci”.
Il messaggio in occasione delle ricorrenze pasquali è di Maurizio Costanzi, il responsabile del settore giovanile atalantino. Un virgolettato sul sito ufficiale che, pur tenendo viva la memoria delle vittime dell’emergenza sanitaria, è un invito a tenere alta la bandiera: “Anche per il Settore Giovanile è stata una Pasqua diversa, caratterizzata non dai tradizionali tornei pasquali che diventavano un’occasione in più per avvicinarsi e conoscersi, ma dal ricordo delle persone care che non ci sono più”, si legge.
Il mondo nerazzurro, insomma, non si arresta né ha voglia di arrendersi allo stop nemmeno nell’attività di base, nonostante manchi il contatto fisico tra spogliatoio e campo: “In un momento così difficile per tutti come quello che il nostro paese sta attraversando, vogliamo rivolgere un pensiero particolare ai nostri ragazzi e alle loro famiglie. Questa interruzione non ci deve scoraggiare. Anche se in questo periodo non ci è permesso di confrontarci e di continuare normalmente la stagione, il nostro percorso di crescita, specialmente sotto l’aspetto umano ed educativo, non si ferma”.