Uruguay-Costa Rica 1-3Uruguay (4-4-2):
Muslera 5; Maxi Pereira 5.5, Lugano 5, Godin 5.5, Caceres 5,5; Stuani 5, Gargano 5,5 (15’st A. Gonzalez 6), Arevalo Rios 6, Cristian Rodriguez 6 (30’st Hernandez sv); Cavani 6, Forlan 5 (15’st Lodeiro 6). A disposizione: Alvaro Pereira, Silva, Coates, Fucile, Gimenez, Perez, Ramirez, Suarez, Munoz. Ct: Tabarez
Costa Rica (5-4-1): Navas 6.5; Gamboa 6.5, Duarte 6.5, Gonzalez 6.5, Umana 6, Junior Diaz 6; Ruiz 6.5 (37’st Urena 6.5), Yeltsin Tejeda 6 (29’st Cubero sv), Borges 6, Bolanos 6 (44’st Barrantes); Campbell 7.5. A disposizione: Calvo, Francis, Brenes, Granados, Cambronero, Miller, Myrie, Acosta, Pemberton. Ct: Pinto
Arbitro: Brych
Assistenti: Borsch, Lupp
Reti: 24’pt rig. Cavani (U), 9’st Campbell (C), 12’st Duarte (C), 39’st Urena (C)
Note: ammoniti Lugano (U), Gargano (U), Caceres (U). Espulso Pereira (U) al 49’st
Stadio: Castelao di Fortaleza
Costa ricchissima, Uruguay al tappeto. Alla terza giornata di Mondiali arriva la seconda sorpresa, e – a prescindere dal risultato di Italia-Inghilterra – questo 3-1 potrebbe spianare non di poco la strada degli azzurri verso gli ottavi. Merita la Costa Rica, che con un calcio semplice ma redditizio mette in crisi una Celeste brutta e involuta, oltreché impoverita dalla mancanza di Suarez, non ancora al top. Lugano ha fatto probabilmente il suo tempo, Muslera palesa i soliti limiti, i terzini non spingono e Cavani appare isolato e sfiduciato. Quasi da censura la prova di Forlan. Dall’altra parte una formazione – quella di Pinto – che con poche ma semplici geometrie affonda i colpi alla distanza. Un buon collettivo, quello della Costa Rica – valorizzato al massimo dalla verve del gioiellino Campbell, prezioso terminale offensivo. Grande equilibrio nel primo tempo, spezzato dal giusto rigore fischiato da Brych (fallo su Lugano) e trasformato da Cavani. Poi la Celeste tenta di vivacchiare e la Costa Rica nella ripresa prende coraggio fino a trovare il gol con Campbell (smarcato a centro area da un bel cross di Gamboa). La squadra di Tabarez va in bambola e dopo pochi istanti arriva il secondo gancio: Duarte di testa indovina l’angolino sugli sviluppi di una punizione. L’Uruguay non c’è più e nel finale c’è gloria anche per il neoentrato Urena che tocca il primo pallone tramutandolo in gol (assist dell’onnipresente Campbell).
(Marne)