Atalanta – Sassuolo 2-1 (1-1)ATALANTA (3-4-3):
Berisha 7; Toloi 6, Caldara 6, Masiello 5,5; Castagne 6,5, Cristante 6, de Roon 5,5, Gosens 6 (24′ st Hateboer 6); Ilicic 6,5 (13′ st Kurtic 6), Cornelius 7 (20′ st Petagna 6,5), Gomez (cap.) 6. A disp.: Rossi, Gollini, Palomino, Orsolini, Freuler, Vido, Mancini, Haas, Bastoni. All.: Gasperini 7.
SASSUOLO (3-5-2): Consigli 6; Letschert 6, Cannavaro 6, Acerbi 6; Lirola 6,5, Mazzitelli 6 (28′ st Duncan 6), Magnanelli (cap.) 6 (35′ st Matri 6), Sensi 7, Adjapong 6; Berardi 6, Falcinelli 5,5 (30′ st Ragusa 5,5). A disp.: Pegolo, Missiroli, Biondini, Peluso, Politano, Frattesi, Gazzola, Goldaniga, Cassata. All.: Bucchi 6.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6 (Del Giovane-Santoro, IV Rapuano; VAR Irrati e Balice).
RETI: 27’ pt Sensi (S), 35′ pt Cornelius (A), 32′ st Petagna (A).
Note: pomeriggio piovoso, terreno in condizioni precarie. Spettatori 16.120 di cui 2.037 paganti (incasso 23.743 euro) e 14.083 abbonati (quota 170.329,64 euro). Ammonito Magnanelli per gioco scorretto. Corner 3-7, recupero 1′ e 5′.
Bergamo – Quanti rischi prima di poter esultare, ma alla fine arrivano i tre punti scacciacrisi. Di rimonta e di Var, mandando a segno ambo i centravanti e prendendosi comunque una bella strizza, l’Atalanta c’entra il primo successo nella corrente edizione della serie A e stende a gran fatica il Sassuolo, ovvero la prima di sette prove della verità (Everton, Chievo, Crotone, Fiorentina, Lione e Juventus le altre) da qui al primo ottobre fra campionato ed Europa League.
Nell’economia del match il maltempo ha il suo peso, se è vero che entro il decimo si registrano due cross (Castagne e Gomez) a uno (Lirola) in mezzo al nulla di un confronto che non decolla. Il primo tiro nello specchio è di Berardi al 19′, ma il suo mancino dopo un mezzo giro su se stesso dopo aver ricevuto da Adjapong si spegne dritto sui tabelloni. La Dea potrebbe affondare quasi subito ma non lo fa. Al 23′ Ilicic spreca alle stelle l’assist dal fondo di Gomez, lo stesso Papu non inquadra la porta a sua volta raccogliendo la palla vagante del contrasto in area tra lo sloveno e Cannavaro e gli emiliani puniscono implacabili: al 27′ Letschert e Berardi aprono in contropiede (palla persa sulla punizione a due Gomez-Ilicic) il corridoio per Lirola, servizio per l’accorrente Sensi che appoggia nel sacco di piattone. Niente panico, ci pensa Cornelius, uno della banda del turnover insieme a Caldara e Castagne (all’esordio): al 35′ sull’impostazione di Toloi rifinita dal velo di Ilicic, valido quanto un lancio vero e proprio, il danese è in sospetto fuorigioco (la Var sentenzia di no), mezzo sombrero per liberarsi della strana coppia Magnanelli-Cannavaro e il sinistro da fuori area battezza l’angolino di Consigli, a capo di una pletora di ex che comprende Biondini, Peluso e il panchinaro di turno Kurtic. Nella ripresa Berardi alza la mira (5′) davanti al muro orobico sprecando l’allungo di Sensi, che in capo a sei minuti sugli sviluppi di un corner per poco non consente a Falcinelli la deviazione del nuovo vantaggio con un ammollo dalla sinistra. Il Sassuolo preme e ruba palloni (Sensi a Caldara al quarto d’ora, tiro-cross da destra innocuo), mentre di là si spinge a intermittenza e Hateboer (sistemato al posto di Castagne che scala a sinistra, Gosens out) tra 26′ e 27′ ci mette sinistro respinto da Consigli e folata su cui Petagna non aggancia la sfera. Ma proprio il centravanti triestino la risolve quasi casualmente (gli avversari lamentano un fallo di Kurtic su Cannavaro, la Var dice ancora no) deviando di destro un pallone dalla trequarti del Papu. Consigli rimane spiazzato, Berisha al 43′ per fortuna no: Matri la mette in verticale a Ragusa, l’estremo albanese compie il miracolo uscendo valanga. Nel recupero, un’ulteriore occasione per fronte: Gomez si fa recuperare da Sensi sul contropiede di Petagna e tira debolmente, Berisha al 3′ abbassa la saracinesca sulla zuccata di Acerbi servito al bacio da Sensi.
S.F.