AlbinoLeffe – Alessandria 2-0 (1-0)ALBINOLEFFE (3-5-2):

Savini 7; Cerini 6 (21′ st Riva 6,5), Canestrelli 6,5, Gusu 6; Galeandro 6,5, Piccoli 6,5 (38′ st Genevier sv), Nichetti 6, Giorgione (cap.) 7, Petrungaro 7,5; Manconi 7, Cori 7,5 (36′ st Gabbianelli sv). A disp.: 31 Caruso, 3 Berbenni, 14 Maffi, 27 Miculi, 29 Ghezzi. All.: Marco Zaffaroni 7.
ALESSANDRIA (3-5-2): Pisseri 7; Scognamillo 5,5 (35′ st Chiarello sv), Prestia 5,5, Blondett 5,5 (22′ st Macchioni 5,5); Mora 6, Casarini (cap.) 6 (1′ st Castellano 6), Suljic 6 (11′ st Stijepovic 6,5), Di Quinzio 6,5, Celia 6,5 (11′ st Rubin 6); Arrighini 6,5, Eusepi 5,5. A disp.: 1 Crisanto, 22 Crosta, 5 Cosenza, 7 Parodi, 29 Poppa, 31 Bellodi. All.: Angelo Gregucci 5,5.
Arbitro: Kumara di Verona 6,5 (Miniutti di Maniago, Lazzaroni di Udine; IV Ferrieri Caputi di Livorno).
RETI: 12′ pt e 33′ st (rig.) Cori (A).
Note: ammoniti Blondett, Scognamillo e Prestia per gioco scorretto, Petrungaro per comportamento non regolamentare. Tiri totali 8-13, nello specchio 6-5, respinti 0-3, parati 4-5. Corner 4-9, recupero 1′ e 5′.

Alessandria – Il terzo successo è buono per issarsi al di sopra dalla zona rossa dei playout. Grazie al ritrovato bomber (aveva già segnato alla Juve Under 23) Sacha Cori, zampata mancina in apertura di danze e chiusura della discoteca dagli 11 metri, l’AlbinoLeffe stordisce il quotato Alessandria col classico score all’inglese salendo a quota 12 con un match da recuperare dopo 10 giornate del girone A di serie C. Una prestazione convincente e gagliarda, vista la forza d’urto dell’Orso, poco graffiante anche per merito del guardiacaccia sistemato tra i legni. Saltata la Lucchese domenica scorsa per il jolly-rinvio dei toscani causa troppi casi di Covid, mentre i seriani hanno il primo in corso, il programma prosegue domenica 15 a Busto Arsizio con la Pro Patria (ore 15): il numero 9, uscito per un problemino muscolare, è in forte dubbio. 
Privi di Tomaselli (spalla sinistra), Mondonico e Ravasio (per i piemontesi out Gazzi e Corazza), i seriani rompono il ghiaccio alle prime grandi manovre, con Canestrelli a far partire Giorgione e Petrungaro che s’invola verso sinistra per servire Manconi: Plissari sul sinistro della seconda punta ci mette il piedone, senza evitare però il passaggio per l’aggiramento con comodo appoggio del centrattacco viterbese. Sono passati solo 12 giri di lancetta, un’altra cinquina e l’azione dalla destra dei Grigi in kit rosso sforna solo il cross basso di Arrighini bloccato in tuffo da Savini. Più consistente la chance di esterno by Di Quinzio, che coglie l’attimo ma non lo specchio sul suggerimento dall’out di Celia, senza contare il doppio allarme rosso al 19′, quando Eusepi in asse col laterale e Arrighini si gira trovando la scarpa destra di Savini a dirgli di no e Nichetti respinge il conato di Suljic da fuori. Tap-in improbabile, quasi alla pari col tentativo sempre dalla distanza di Giorgione al ventesimo, incapace di punire il rinvio corto del portiere ospite per la fretta e per il vistoso errore di mira: palla in curva.
Non hanno miglior fortuna il break Galeandro-Manconi al 29′ (alto) sull’onda lunga della punizione di Canestrelli dalla trequarti difensiva sinistra e l’intercetto del secondo con tre rimpalli vinti due minutini più tardi, perché l’allungo a favore di Cori finisce tra le braccia di Pissari. A tredici dalla pausa potrebbe arrivare il raddoppio, se il destro dell’assistman indiretto dell’1-0, smarcato di tacco dal capitano bluceleste, non fosse così da posizione defilata a mancina e a tiro della manona protesa dell’estremo baluardo, mentre passato un tris cronometrico Manconi carica Prestia avventandosi sul retropassaggio sciagurato di Blondett. Di là si avvampa il prodotto atalantino Mora, che prima (39′) rientra sul sinistro sparando alle stelle sulla rimessa laterale e quindi ciabatta dai diciotto metri (41′) la seconda palla offertagli dalla svettata in alleggerimento di Cerini sull’ennesima iniziativa di Prestia. La ripresa si apre col brivido al 4′: Eusepi controlla male di stinco il pallone da sinistra di Arrighini e Petrungaro spazza in fallo di fondo. A cavallo del quarto d’ora ci prova due volte la new entry Stijepovic a rimorchio di Arrighini e poi da solo da fuori: il sinistro di controbalzo e la smorzata di Nichetti agevolano la presa dell’ex Primavera del Torino. I bergamaschi vivono di break e vanno vicinissimi al 2-0 proprio subito dopo, sbattendo contro il nemico coi guantoni, sulle ali del gioco a due della coppia offensiva e dell’esterno pure lui ex granata: l’apripista-match winner lancia di tacco Manconi per il diagonale, quindi è raggiunto dal centro del ragazzo in corsia per il destro più pericoloso del mondo senza ottenerne alcunché. Gol sbagliati, gol preso? No, perché Savini, che rischia di infortunarsi nell’occasione, al 27′ abbassa la saracinesca sull’esterno dell’accentrato Mora, servito con rimbalzo fasullo da Rubin, ringraziando la manina della Provvidenza per la sparata alta e larga di Eusepi da mezzo passo. Pratica imbustata al 33′, quando Cori può imbracciare la doppietta dal dischetto (spiazzante, non angolato e a mezz’altezza) punendo la trattenuta su di lui di Prestia sul terzo corner di squadra, battuto teso dalla destra dal beneventano. A quattro dal novantesimo Di Quinzio innesca Prestia dalla bandierina sinistra, ma ne esce una loffia al volo che Savini raccoglie placidamente. Niente da fare anche per il mezzo esterno destro dell’altro ex nerazzurrino Castellano, che impatta di tallone, al quinto di recupero su corner del ’97 di Levate dalla destra.
Simone Fornoni