Juventus Under 23 – AlbinoLeffe 1-1 (0-1)JUVENTUS U23 (3-4-2-1):

Israel 5; Delli Carri 5,5 (22′ st Del Sole 6,5), Alcibiade (cap.) 6, Coccolo 6; Di Pardo 6,5, Leone 6, Ranocchia 6,5, Correia 7; Mosti 6,5 (45′ st Troiano sv), Tongya 6 (1′ st Petrelli 6,5); Marques 6 (23′ st Da Graca 6). A disp.: 1 Nocchi, 30 Garofani (p), 15 Capellini, 23 Parodi, 25 Gozzi, 28 Barrenechea, 31 Sekulov, 35 Leo. All.: Mirko Conte 6 (vice, Lamberto Zauli in isolamento fiduciario).
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 7; Cerini 6, Mondonico 6, Canestrelli 6; Gusu 5, Nichetti 6, Genevier 7, Giorgione (cap.) 6,5, Tomaselli 6,5; Manconi 6,5 (16′ st Gabbianelli 6), Cori 7 (33′ st Galeandro sv). A disp.: 1 Brevi, 31 Caruso (p), 3 Berbenni, 14 Maffi, 18 Piccoli, 27 Miculi, 29 Ghezzi. All.: Marco Zaffaroni 7.
Arbitro: Saia di Palermo 7 (Bianchini e D’Angelo di Perugia; IV Marcenaro di Genova).
RETI: 32′ pt rig. Cori (A), 31′ st rig. Del Sole (J).
Note: ammoniti Manconi per proteste, Tomaselli, Da Graca, Del Sole per gioco scorretto. Tiri totali 11-2, nello specchio 5-2, respinti 2-0, parati 5-1, legni 1-0. Corner 5-1, recupero 1′ e 4′.

Alessandria – Il vantaggio di Sacha Cori, alla prima imbucata stagionale, è di rigore e l’1-1 di Del Sole idem, ma lo score finale del “Moccagatta” tutto sommato spiazza anche i pronostici. Dopo il trittico lombardo da ko con Pegolettese, Pro Sesto e Giana (rimontate nel due su due dell’avversario di turno, che ha rinviato con Como e Livorno causa salasso di nazionali), per l’AlbinoLeffe si tratta di colpaccio sfiorato extra moenia e rimpianti per la prima vittoria sfumata in cinque giornate. Secondo pareggino dopo quello all’esordio col Livorno e primo punto fuori: mercoledì 21 alle 17.30 il Renate arriva a Gorgonzola per un superclassico del terzo campionato nazionale, domenica 25 alle 15 si va a Grosseto.
Sventato in volo da Savini il fendente a giro dal limite di Ranocchia (4′) sul dai e vai con Tongya dietro il vertice sinistro, Manconi risponde con una girata strozzatissima e lenta (14′) innescatagli dal compagno di linea, ma non sono i blucelesti a tenere le redini di un confronto comunque piuttosto bloccato e avaro di chances davvero nitide. Al 16′ Correia convergendo la spara centrale nelle braccia alte e tese del portiere di scuola torinista, che pare in serata: tra 24′ e 25′ esce tempestivamente per togliere dalla testa di Marques la pallonessa sfornata dall’asse Tongya-Correa (fotocopia un poker di lancette più tardi) per poi esibire la presa ferrea sul susseguente contro-cross basso dal fondo by Di Pardo. Di qua il traversone lemme dal lato corto di sinistra servito da Tomaselli a Giorgione (27′) vede l’inserimento di ques’ultimo frustrato dall’abbrancata di Israel senza scomporsi. La svolta piove dalla palombella su punizione autoprocurata (carica di Mosti) di Genevier dalla trequarti sinistra, scollinata la mezzora, perché proprio il portierino locale aggancia assurdamente la gamba del centrattacco viterbese poco al di là del limite: dal dischetto non c’è scampo per chi ha appena commesso un’ingenuità più grande del centro di Vinovo.
Verso l’intervallo c’è da ringraziare pure il legno interno alla sinistra del druentese in porta (42′), se la scarpata al volo del terminale bianconero quasi dal fondo sull’ennesima accelerazione con cross del pendolino a sinistra si limita alla strizza del colpo da flipper con la rotula mancina di Canestrelli, presente il veterano francese in copertura da libero aggiunto sulla scena del delitto fortunatamente non consumato. La ripresa si apre col medesimo leit-motiv dei seriani in contenimento e della Baby Madama ferma sull’ombrello dell’imprecisione: tra 6′ e 8′, infatti, Mosti ne sforna una buona per Petrelli che cicca il destro per poi sganciare un sinistraccio basso e largo. Gli Zaffaroni-boys devono solo badare a non abbassarsi troppo, vedi Correia (9′) a rientrare in navata sul destro dai diciotto metri di un amen oltre il montante. Ranocchia (14′) accompagna dalla bandierina qualcosa a metà tra la torre e la zuccata comunque lontana dallo specchio di Coccolo, ma un occhio va dato al solito noto che vanga l’erba da mancina e ci ritenta alla Del Piero. Savini sente il derby e toglie la ragnatela dall’angolo alla propria sinistra (26′) prima del radente da fuori di Ranocchia (palo difeso) e della contro-svolta alla mezzora: Mondonico, sul retropassaggio di testa di Gusu testo a non far raggiungere a Da Graca l’ammollo centrale di Mosti, aggancia a gamba tesa Petrelli e dagli 11 metri il fantasista napoletano di piede maradoniano firma il pari mandando il nemico dall’altra parte. Ulteriore appunto: se non su penalty a ‘sto giro non si segna, Manconi l’aveva fatto a Crema il 4 ottobre. E un paio di reti in un pokerissimo di gare è troppo poco. Seriani per ora terzultimi, Olbia e Lucchese (1) giocano domenica. Si.Fo.