È l’Atalanta ad alzare al cielo la seconda edizione della Coppa Stefano Salvi, primo torneo 2024 della grande rassegna di calcio giovanile sanpellegrinese firmato Comitato Coppa Angelo Quarenghi. Il triangolare categoria Primavera-Under 19 ha visto ieri, lunedì 12 agosto, giocare allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme anche Albinoleffe e Renate, entrambe superate dai pari età della Dea.
“Siamo partiti con un assaggio di quella che sarà la nostra estate calcistica a San Pellegrino con il primo torneo, la Coppa Salvi per categoria Primavera, dedicata alla memoria di mio fratello Stefano, ex calciatore della Brembillese, scomparso prematuramente” spiega il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Angelo Quarenghi. Prossimo appuntamento venerdì 16 e sabato 17 agosto con la terza edizione della Coppa Alfredo Calligaris, categoria Under 17, sempre allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme.
ALBINOLEFFE – RENATE 0-3
Parte molto forte il Renate, con i Leoni protagonisti di un paio di incursioni pericolose, tra cui un bel destro di Marchetti ben parato da Carrara. Il pressing alto mette in difficoltà i Cigni (per l’occasione in maglia rossa), grande ritmo nonostante il caldo. Renate che si affida agli scatti di Bassani per allungare l’Albinoleffe, che però assorbe bene. La pressione paga e i Leoni passano in vantaggio: palla per Garavello che insacca da dentro l’area e porta avanti i suoi.
Vantaggio legittimato un minuto dopo: grande discesa sulla destra di Ornago, palla bassa al centro per l’accorrente Marchetti che la scaraventa in porta, 2 a 0. Carrara in uscita evita addirittura la terza rete, ancora a Marchetti. La situazione, per i Cigni, si fa ancora più complicata quando l’arbitro fischia rigore per un contatto in area su Disca. Il numero 9 si incarica della battuta dagli 11 metri e con un tiro potente batte Carrara, tris Renate che mette la partita virtualmente in ghiaccio. L’Albinoleffe ci prova con una punizione da fuori di Daha, ma i Cigni sono anche sfortunati e la palla prende la traversa e poi la riga.
ATALANTA – RENATE 1-0
La prima partita si chiude dunque con il punteggio di 3 a 0 per il Renate, subito chiamato a scendere di nuovo in campo contro l’Atalanta per la seconda partita. Le due squadre sembrano equivalersi, con la palla che scorre veloce senza però trovare la verticalità necessaria. Bella azione di Pellegrino che va via sull’esterno e crossa, Disca in piena area atalantina manda alto il pallone del vantaggio. La Dea risponde con una grande incursione di Bono (eletto miglior giocatore del torneo): il numero 10 va via in area palla al piede e con il destro batte il portiere avversario. Lo stesso Bono rischia la doppietta un minuto dopo, questa volta Rossi si distende e blocca la sfera.
Renate che non si scompone e cerca soprattutto l’azione sulla fascia sinistra, trovando sempre cross interessanti. Bono è imprendibile in area e serve Sharma davanti al portiere, Rossi fa un’ottima parata, ma era tutto fermo per fuorigioco. A Bono risponde Migliore, guizzo per girarsi e tirare dal limite, Leto risponde presente e tiene l’Atalanta avanti di uno. Cala il sole e anche i ritmi, al Renate manca il guizzo per pungere una Dea solida in difesa. Solidità messa a dura prova da Migliore, che riceve in area sulla sinistra ma non riesce a trovare un cross efficace. Tocca poi a Mandelli con un tiro dal limite deviato, Leto c’è. L’Atalanta vince dunque la seconda sfida del torneo Stefano Salvi: resta solo il derby bergamasco per chiudere il torneo.
ATALANTA – ALBINOLEFFE 4-2
I neroblù si impongono, prendendo in mano il pallino del gioco, ma non concretizzano un possesso palla sterile. L’Albinoleffe non resta a guardare: Ceresoli riceve palla tutto solo in area, rientra sul destro e piazza la palla a pochi centimetri dal palo di Bugli. L’estremo difensore deve intervenire ancora su una conclusione di Bugli lanciato a rete, ma il tiro dell’attaccante non corona nel migliore dei modi una ghiotta ripartenza. L’Atalanta non trova il varco giusto e in attacco cincischia troppo, i Cigni sono arroccati dietro ma non disdegnano le ripartenze. Ironicamente, è proprio da una di queste situazioni che nasce il gol della Dea: Zoli prende a centrocampo, avanza in contropiede fino all’area e serve Arrigoni, bravo ad andare sul destro e trovare lo spiraglio sul primo palo. Il vantaggio dura solo un paio di minuti. Corner dalla destra, Stingaciu salta più in alto di tutti e pareggia i conti. Albinoleffe scatenata, Paganesi dai 25 metri chiama Bugli alla parata in tuffo.
Proprio nel momento migliore dei seriani, l’Atalanta torna avanti. Pressing alto che induce gli avversari in errore, Castiello riceve in area e con un preciso diagonale fa 2 a 1 a dieci minuti dalla fine. Il risultato resta in bilico, perché i Cigni si proiettano in attacco. La Dea controlla, sfonda sulla destra con Finazzi che mette in mezzo e mette in porta un diagonale affilatissimo: palla in porta e del terzo gol atalantino. I seriani si riportano sotto di una lunghezza grazie all’imperioso colpo di testa di Marchesini: 3 a 2. C’è tempo solo per il quarto gol della Dea a firma di Bono, poi l’arbitro fischia la fine sul 4 a 2. Si chiude dunque con la vittoria degli orobici la seconda edizione della Coppa Stefano Salvi, ma il pallone a San Pellegrino ha appena iniziato a rotolare.