Coppa Italia, ottavo di finale – Bergamo, Gewiss Stadium, mercoledì 18 dicembre (ore 18.30)
Atalanta – Cesena 6-1 (4-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Rui Patricio sv (33′ st Rossi sv); Toloi (cap.) 7, Hien 7 (19′ st Sulemana 6), Djimsiti 7 (19′ st Godfrey 6,5); Palestra 6,5, De Roon 7, Pasalic 6,5 (6′ st Brescianini 7), Zappacosta 8; Samardzic 8, De Ketelaere 8 (6′ st Zaniolo 6,5); Retegui 6,5. A disp.: 29 Carnesecchi; 3 Kossounou, 16 Bellanova, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini 7,5.
CESENA (3-4-2-1): Pisseri 5,5; Ciofi (cap.) 5 (29′ st Curto 6), Piacentini 5,5, Pieraccini 5; Adamo 4,5 (37′ st Hraiech sv), Mendicino 6,5, Bastoni 5,5 (15′ st Chiarello 6,5), Celia; Tavsan 5,5 (15′ st Francesconi ), Kargbo 6 (29′ st Ceesay ); Van Hoijdonk. A disp.: 12 Klinsmann, 93 Siano; 19 Prestia, 24 Mangraviti, 7 D. Donnarumma, 35 Calò, 14 Berti, 23 Antonucci. All.: Michele Mignani.
Arbitro: Perenzoni di Rovereto 7 (Raspollini di Livorno, Mastrodonato di Molfetta; IV Tremolada di Monza. V.A.R. Camplone di Pescara, A.V.A.R. Serra di Torino).
RETI: 4′ pt Zappacosta (A), 8′ e 35′ pt De Ketelaere (A), 27′ pt e 26′ st Samardzic (A), 9′ st Brescianini (A), 45′ st Ceesay (C).
Note: serata invernale, spettatori 20.234 per un incasso di 267.363,62 euro. Ammoniti Djimsiti, Toloi e Bastoni per gioco scorretto. Tiri totali 17-5, nello specchio 11-1, parati 5-0, respinti/deviati 4-2. Corner 8-2, recupero 0′ e 2′.
Bergamo – Il quarto di finale di Coppa Italia col Bologna è raggiunto più facilmente del previsto, anche schierando solo 5 undicesimi di titolari dal kick off per poi dare i via alla girandola di cambi. Perché il Cesena, nell’ottavo, osa soltanto alla fine, riducendo le distanze da sei a cinque al novantesimo, o quasi. Per l’Atalanta, Zappacosta la spiana dopo un poker cronometrico, al raddoppio in tutti i sensi ci pensa il doppiettista De Ketelaere, all’imbustamento della pratica a nemmeno venti dalla pausa Samardzic e all’arrotondamento ulteriore nella ripresa Brescianini e ancora il serbo, secondo a imbracciare la doppietta nella mezza serata rigida ma festaiola al Gewiss Stadium.
Il laterale di Sora apre i conti lungo l’azione da lui stesso avviata a sinistra, con De Ketelaere a scaricare per l’assistman Djimsiti: aprire il piatto nell’angolo lontano è un attimo. Il fiammingo se la fa ridare da Retegui e la pratica è bell’e chiusa, di destro, il piede debole, sempre tenendola bassa e in quell’angolino. Ciofi alza il sinistro di seconda sul primo angolo bianconero al quarto d’ora. Non va classificato come tiro in porta, invece, il cross su punizione di Bastoni dalla trequarti destra a piede invertito per la presa alta di Rui Patricio al ventesimo. Altra quaterna di corsette cronometriche e Samardzic, davanti alla lunetta, la sfiora a giro sul la di De Roon. Arriva il momento del serbo, che triangola lungo con Pasalic e vede la sfera innalzarsi alle spalle di Pisseri anche grazie alla deviazione in estirada di Pieraccini. Il calcio franco di Bastoni alla mezzora (Tavsan atterrato da Djimsiti, ammonito) fa il solletico alla Curva Nord, Toloi invece fa venire i brividi deviando in gioco aereo l’angolo numero due dell’autore del tris dalla sinistra (32′) conquistato dall’argentino con un tiro defilato. Così Zappacosta (34′) in asse con l’albanese, tanto da dover costringere il portiere romagnolo al primo salvataggio di un match segnato.
Il poker nello score piove come la grandine sull’asse tra lo slavo e l’oriundo con assist del primo per i palo-gol del fiammingo che imbraccia così la doppietta a una sporca decina dall’intervallo. Zappacosta la serve sulla fronte proprio al Chapita che giunge stanco all’appuntamento (39′). Ed ecco, consumate le proteste di Kargbo per una presunta sbracciata di De Roon (4′), lo schema guadagnato dal medesimo (ranzata di Bastoni) con tocco dentro per l’assist di Toloi allo smarcatissimo Brescianini, new entry insieme a Zaniolo, che firma la cinquina di sinistro sottoporta. Intorno all’ora di gioco ci provano anche l’ex romanista, stoppato da Piacentini in corner sul suggerimento di Zappacosta, e Djimsiti con la telefonata da fuori susseguente proprio alla battuta dalla bandierina.
Zaniolo calcia di sinistro addosso all’ultimo ostacolo sullo schema di Samardzic prolungato di testa da Godfrey al ventesimo, De Roon anticipa Van Hoijdonk sulla palla di Kargbo da destra raggiunto da Chiarello e l’altro doppiettista della serata chiude il set di destro in scia a Zappacosta e Zaniolo, il fattore Doppia Zeta. A quattro dal gong, Rossi in uscita la toglie dalla testa di Ceesay su cross di Scurto dalla destra. Ma il cesenate fa lo stesso il gol della bandiera, sul contropiede rifinito da Francesconi.