AlbinoLeffe – Catanzaro 0-1 (0-0)ALBINOLEFFE (3-5-2):
Facchetti 7; De Felice 6,5, Riva (cap.) 5,5, Miculi 6,5 (40′ pt Freri 6); Concas 6, Muzio 6 (31′ st Petrungaro 6,5), Saltarelli 6 (30′ st Piccoli 6,5), Doumbia 6,5, Michelotti 5,5; Zoma 7, Tomaselli 6 (42′ st Angeloni sv). A disp.: 12 Rossi, 4 Nichetti, 11 Galeandro, 17 Giorgione, 19 Ravasio, 21 Poletti, 24 Marchetti. All.: Michele Marcolini 6,5.
CATANZARO (3-5-2): Nocchi 7; De Santis 6, Monterisi 6 (43′ st Fazio sv), Gatti 6,5; Tentardini 6, Bearzotti 5,5 (1′ st Bombagi 6), Cinelli 6,5 (33′ st Welbeck 6), Risolo 6, Porcino 5,5 (1′ st Bayeye 6,5); Cianci 6 (1′ st Vazquez 6,5), Curiale 5,5. A disp.: 12 Romagnoli, 5 Martinelli, 8 Verna, 14 Scognamiglio, 19 Ortisi, 23 Vandeputte, 29 Carlini. All.: Antonio Calabro 6,5.
Arbitro: Cherchi di Carbonia 6,5 (De Angelis di Roma 2, Santarossa di Pordenone; IV Catanoso di Reggio Calabria).
RETE: 5′ st Cinelli (C).
Note: pomeriggio soleggiato, terreno in discrete condizioni. Spettatori paganti 361 di cui 182 ospiti per un incasso di 2.468 euro. Ammoniti Monterisi, Welbeck e Freri per gioco scorretto. Espulso Ivano Peracchi, team manager AlbinoLeffe, al 39′ st per proteste. Tiri totali 13-10, nello specchio 3-5, respinti/deviati 3-2, parati 2-5, legni 1-1. Corner 7-3, recupero 1′ e 5′.
Gorgonzola (Milano) – Nove centennial, digitarian, Generazione Z, freschi dal roseto di Zanica, ivi compreso l’esordio della coppia di boccioli 2004-2005 Giacomo Freri-Mattia Angeloni, non bastano all’AlbinoLeffe per proseguire il percorso in Coppa Italia di Serie C, arrestatosi ai quarti di finale dopo aver messo in riga Lecco, Pro Vercelli e Trento aiutandosi in due casi su tre con la lotteria dei rigori. A Gorgonzola, a fronte di una prima metà condotta in buona parte, risulta decisiva la fiammata di Cinelli in avvio di ripresa, con Facchetti a sventare il raddoppio in due occasioni facendo a gara in bravura col collega di un Catanzaro ben più esperto e cinico.
Lo squillo di tromba di Zoma, unico di ruolo disponibile là davanti, proiettato verso il fondo dal lancio di Miculi, l’undicesimo infortunato (flessore sinistro), vale il crossetto senza compagni pronti alla manita d’orologio, preludio al bis che trova la risposta pasticciata di Gatti e al tentativo di seconda deviatogli in corner da De Santis favorito dalla risposta corta dello stesso centrale ex Atalanta. Conclude la serie l’angolo da destra di Tomaselli, spalla d’attacco del 2003 per l’occasione, che pesca la girata alta di Doumbia. L’unico break calabrese, appoggiato da Tentardini prima dell’inversione di fascia con Bearzotti a rimpiazzarlo a destra e sequela di Porcino a mezzala spingendo Risolo a fare il mezzodestro, sfocia nel mancino debolissimo di Cianci. Un fuoco di paglia, perché i seriani costruiscono e di conseguenza concludono di più, sfruttando il pressing alto. Al quarto d’ora è un recupero di Muzio ad aprire il corridoio al taglio del numero 7 riciclato in prima linea, impreciso pure a giro 11 lancette più tardi, che non trova l’incrocio.
L’attesa del raddrizzamento del mirino finalmente nello specchio termina scollinata la mezzora, quando l’avanzata di Saltarelli produce un sinistro da più di 25 metri staccato dall’incrocio da Nocchi, pronto a ripetersi nel recupero per calare la saracinesca da miracolo addosso al tiro indisturbato del solito noto, servito dal partner di linea sull’errore in uscita di Curiale. Se di là c’è solo una punizione fuori alla Del Piero del tutto-sinistro Cianci (35′), a sei dall’intervallo a impedire allo score di schiodarsi c’è anche il provvidenziale salvataggio dell’iperattivo attaccante africano per sbarrare il passo a Bearzotti, raggiunto dal cambio di campo dell’ex zingoniano corretto dalla spizzata dell’esperto centravanti ex Crotone. Al rientro dal tunnel, lo svantaggio di rimessa: le new entry Bayeye e Vazquez ci mettono rispettivamente lo scambio con Risolo a destra con lo scarico basso, il regista il piattone mancino aperto nell’angolo lontano. Il punto di non ritorno, col senno di poi.
La fatica ad arrivare nei pressi dell’area spalanca le autostrade al rischio di beccare il secondo, ma il fin lì semidisoccupato diciassettenne tra i pali compie un balzo più felino di Gatti (17′) nell’elevazione impedendogli di convertire in oro la traiettoria di Bombagi dalla bandierina sinistra, complice la traversa. Specialità pareggiata da Tomaselli col tiro-cross dopo lo scambio da corner col battitore Muzio (21′) una cinquina cronometrica prima del pericolo-bis di Vazquez, servito dall’assistman del matchball, borseggiatore di Riva nell’occasione. Gli assalti della disperazione qualcosina producono. La scheggia Petrungaro a momenti decapita Gatti rientrando sul piede debole (37′) su invito dell’altro cambio in corsa Piccoli, mentre al quarantesimo sulla respinta del muro giallorosso al destro del romano è l’interno bergamasco a mancare la mira. Oltre il novantesimo l’estremo avversario allontana coi piedi la scodellata da fermo nuovamente del secondo (47′): non c’è più tempo, la rivincita dei playoff dello scorso giugno (rete della vittoria di Francesco Gelli) è consumata, lunedì (14-30) ci si rituffa in campionato ospitando il Piacenza.
Simone Fornoni