AlbinoLeffe – Renate 0-2 (0-1)ALBINOLEFFE (3-5-2):
Pratelli 6; Milesi (cap.) 5, Zambelli 5,5, Agostinelli 5,5; Toccafondi 5,5 (15′ st Vinzioli 6), Allieri 6 (16′ at Angeloni 6,5), Brentan 5,5 (1′ st Genevier 6), Muzio 5,5 (44′ st Piccoli sv), Munari 5 (30′ st Bettoni 6,5); Longo 5, Carletti 5. A disp.: 22 Marietta, 72 Moleri; 3 Zanini, 5 Marchetti, 6 Doumbia, 11 Zoma, 16 Gusu, 33 Borghini, 44 Gatti, 60 Arrighini. All.: Giovanni Lopez 5,5.
RENATE (4-3-3): Ombra 6; Nicolini 6, Alcibiade (cap.) 6, Auriletto 6,5 (17′ st Mondonico 6), Amadio 7; Tremolada 6 (17′ st Garetto 6), Gasperi 6,5, Ciarmoli 6 (34′ st Currarino sv); Sartore 7 (34′ st Iacovo sv), Maletic 5,5 (20′ st Sorrentino 6), Procaccio 7. A disp.: 22 Fallani, 4 Possenti, 11 Rolando, 24 Ghibellini, 25 De Leo, 26 Pellegrino, 31 Gobbo, 44 Bosisio, 99 Bianchimano. All.: Massimo Pavanel 6,5.
Arbitro: Totaro di Lecce 5,5 (Bracaccini di Macerata, Leotta di Acireale; IV Scicolone di San Donà di Piave).
RETI: 42′ pt Amadio (R), 37′ st Procaccio (R).
Note: pomeriggio velato, spettatori 196 di cui 123 paganti per un incasso di 655 euro. Ammoniti Muzio, Ciarmoli, Gasperi, Amadio e Bettoni per gioco scorretto. Tiri totali 9-12, nello specchio 1-3, parati 1-1, respinti/deviati 3-4. Corner 4-5, recupero 2′ e 5′.
Zanica – Quando Longo alza di piattone la sponda di Zambelli sul tracciante di Genevier dalla bandierina sinistra a una decina dal novantesimo, della voglia dell’AlbinoLeffe della seconde linee di rimanere aggrappato alla Coppa Italia di serie C si capisce tutto e di più. Non era ancora andata la quaglia, perché l’incornata-rompighiaccio a difesa schierata non aveva avuto un seguito fino alla sanzione estrema dello slalomista Procaccio per la palla in buca nell’angolino. Il Renate si guadagna meritatamente la trasferta di Trieste, i Lopez-boys hanno già la testa al derby di sabato a Caravaggio con l’Atalanta Under 23: il mister romano, squalificato, dovrà lasciare il posto al vice Simone Arceci.
Superato lo scoglio della botta alta di Gasperi, servito dalla rimessa destra di Tremolada al decimo, con lo stesso piede ma rasoterra di Longo si pareggia il conto dei tiri mancini al 17′ sul suggerimento di Allieri.
Il reciproco torello a ritmi balneari è spezzato dall’angolo conquistato da Procaccio e culminato nella svettata di Maletic alla viva il parroco a un paio di corsette dalla mezzora. La risposta bluceleste, oltre allo scambio lungo la catena di destra tra Allieri e Toccafondi, aperto da Muzio e rimpallato da Amadio in fallo di fondo, giunge fino alla girata sinistra contrata dal succitato terzino, ancora non prèsago del vantaggio, e un po’ lenta servita a Milesi (33′) dalla sponda di Carletti sul primo schema d’angolo di Brentan. Un paio di lancette e proprio la punta di Bonemerse, lanciata verso destra dal rinvio di Pratelli, quando il campo sta per finire centra il pallone, allontanato da Auriletto.
Comincia un’altra partita con la solita amnesia, che lascia a Sartore il tempo per crossare e ad Amadio quello per staccare senza che Milesi riesca a farci alcunché. Seguono il filtrante a piede invertito dello stesso assistman per la pivottata di Maletic, fermato da Zambelli, e la sponda proprio del centroboa per Tremolada, un altro a sbattere contro il muro. Il rientro dal tunnel a corsie invertite non viene battezzato dal pari perché Toccafondi, tanto bravo a tagliare sul tiro dalla bandierina di Genevier, indirizza malaccio (4′). Seguono la bordata alle stesse del play francese (8′) sullo scarico di Longo e la smorzata di Allieri che impedisce a Tremolada di colpire davanti alla lunetta al quarto d’ora.
L’ennesimo esordiente Vinzioli, al 23′, dopo aver costretto Muzio alla fascia sinistra fa velo per il tentativo di Angeloni murato davanti alla lunetta, ma non c’è verso di trovare un minimo di continuità e compattezza: al 27′ c’è da ringraziare il cielo che attira come una calamita la mira di Sorrentino, penetrato come lama nel burro sull’appoggio della solita ala destra ospite. Una lancetta e tocca a Garetto evitare di punire il rimpallo a due tra il regista quarantunenne e la giovane mezzala, altre tre e Bettoni dice no al colpo di testa di Procaccio in asse col collega dall’out opposto. Currarino stende Angeloni oltre il lato corto a destra (38′), ma al direttore di gara non pare corretto fischiare. Al 2′ di recupero, esaurita la verve sorrentiniana con un diagonale largo da un metro e il tentativo di Genevier, Piccoli la tocca per Carletti che pensa bene di telefonare a Ombra.