Atalanta – Cittadella 3-0 (0-0)ATALANTA (4-3-3):
Sportiello 6; Raimondi 6, Masiello 6,5, Cherubin 5,5, Brivio 6; Carmona 6, de Roon 6,5, Kurtic 6 (34′ st Migliaccio sv); D’Alessandro 6, Denis (cap.) 6 (23′ st Pinilla 6,5), Gomez 6 (41′ pt Moralez 7). A disp.: Radunovic, Bassi, Stendardo, Giorgi, Bellini, Conti, Monachello, Grassi, Dramé. All.: Reja 6.
CITTADELLA (4-3-1-2 ): Alfonso 6 (36′ pt Vaccarecci 5); Salvi 7, Pellizzer 6, Pascali 6,5, Benedetti 6; Lora 6, Iori (cap.) 6, Paolucci 6; Minesso 6,5; Bizzotto 5,5 (18′ st Gerardi 6), Coralli 5,5 (31′ st Jallow 6). A disp.: Cappelletti, Bobb, Donazzan, De Leidi, Amato, Scaglia. All.: Venturato 6,5.
Arbitro: Maresca di Napoli 6 (Crispo di Genova, Tasso di La Spezia; IV Pairetto di Nichelino).
RETI: 17′ st de Roon (A), 22′ st Moralez (A), 33′ st Pinilla (A)
Note: serata piovosa, spettatori 5.333 (di cui 58 ospiti) per 23.339 euro d’incasso. Osservato un minuto di silenzio in memoria di Lino Pierobon, storico accompagnatore del Cittadella mancato il 10 agosto scorso. Ammoniti Pellizzer, Moralez (proteste), Iori e Benedetti. Corner 16-4; recupero 4′ e 2′.
Bergamo – Uno-due micidiale De Roon-Maxi nella ripresa, con sigillio di PiniGol, e l’Atalanta (bagnata e un po’ fortunata) vola col vento in poppa. Ma che faticaccia a sfondare le linee del barricadero Cittadella, l’ostacolo del terzo turno eliminatorio di Coppa Italia. Più ombre che luci nel primo impegno ufficiale di un’annata che si preannuncia irta di insidie, mentre il calciomercato di casa attende il sì di uno tra Paletta e Lollo per sistemare la grande muraglia.
Nonostante l’ovvia supremazia territoriale, gli uomini di Reja confermano che il tabù da sfatare sarà ancora la cronica sterilità sotto porta. Al 2′ Denis pesca bene D’Alessandro, il cui diagonale viene chiuso da Pascali. La raccogliticcia difesa ospite risente delle due categorie di differenza e costringe il tuttofare Iori a rinculare a sostegno ogniqualvolta i nerazzurri trovano il fondo. Al decimo nel flipper innescato dal corner dalla destra di Gomez spunta Raimondi, che allunga la scarpa quanto basta per regalare il figurone al salvatore della patria granata Lora accorso a dare manforte al proprio portiere. Nonostante la scorpacciata di tiri dalla bandierina i bergamaschi non passano e il Citta si fa vedere al 19′ con la girata mancina di Pascali, pretenziosa e bloccata da Sportiello, sul primo angolo a favore (di Benedetti). Nemmeno un minutino e il Tanque scarica sui pugni di Alfonso il guizzo perduto; non va meglio sulle alle palle inattive, vedi Masiello al 31′ sugli sviluppi di un calcio, con la volée strozzata di sinistro allontanata di piede da Pellizzer. E dietro si rischia pure: al 40′ Minessi schiaccia di testa poco oltre la traversa sul cross dell’ax AlbinoLeffe Salvi, appena prima del cambio tra pesi piuma Papu-Maxi causa acciacchi. Suspence a un amen dalla pausa: 43′, Kurtic prenda la mira dal limite dopo un dribbling di troppo su un’apertura della destra e saggia i riflessi del guantipede di riserva Vaccarecci; di là Pascali alza di poco in elevazione sul nuovo traversone dell’ottimo Salvi a recupero quasi esaurito.
Al rientro in campo, nessuna novità tranne i ritmi bassi e un’Atalanta sempre più spenta. A riaccenderla ci provano Masiello (sinistro a giro salvato da Vaccarecci) e Carmona (destro centrale di prima dalla lunga, su schema da corner), al 12′, mancando il bersaglio grosso d’un soffio. A cavare il ragno dal buco, dopo che la fastidiosa pioggia ferragostana ha ammainato bandiera da un pezzo, il neo acquisto olandese della mediana, schierato da vice Cigarini (ai box anche Estigarribia e Boakye) e capace di scaraventarla nell’angolino a ricamo di un’azione da ciapa no favorita da una discesa di Brivio e dall’impercettibile spizzata di Denis. Che cerca la prodezza personale con tutte le forze, ma la sua incornata al 21′ su deliziosa scucchiaiata del Frasquito è vanificata dal guardalinee. Questione di poco, perché lo svarione di difesa ed estremo nemici porge al minuscolo santefesino il punto della sicurezza. E al 33′ lo stesso Maxi s’incunea per regalare a Pinilla il più comodo degli appoggini. C’è tempo anche per il montante pieno colto da Migliaccio (36′), il sinistro in corsa parato di Brivio (44′) e il gol della bandiera sprecato da Gerardi che tira addosso a Sportiello; a Bergamo si respira già aria di disfida di coppa con l’ex di stralusso Stefano Colantuono, sempre che la sua Udinese non si faccia sorprendere in casa domenica 16 dal Novara. Al “Friuli” si salirebbe il 2 dicembre: in palio l’eventuale ottavo di finale con la Lazio.
Simone Fornoni