AlbinoLeffe – Giana Erminio 0-4 (0-2)ALBINOLEFFE (3-4-3):
Amadori 5,5; Paris 5, Checcucci 5,5, Magli 5,5; Muchetti (cap.) 6, Perini 5,5 (26′ st Nichetti 5,5), D’Iglio 6, Mureno 5; Stronati 6 (1′ st Calì 5,5), Brega 6, Cremonesi 5,5 (34′ st Kanis sv). A disp.: S. Cortinovis, Gianola, M. Cortinovis, Martino. All.: Sassarini 5,5.
GIANA (4-4-2): Sanchez 6; Perico 7, Bonalumi 6, Montesano 6,5, Solerio (cap.) 7; Rossini 7, Sanzeni 6, Brambilla 6 (28′ st Greselin 6), Augello 6,5; Cogliati 7,5 (26′ st Romanini 6), Bruno 9 (19′ st Perna 6). A disp.: Paleari, Sosio, Biraghi, Costa. All.: Albè 7.
Arbitro: Meleleo di Casarano 6,5 (Elkhayr di Conegliano e Lenarduzzi di Merano).
RETI: 15′ pt, 31′ pt e 1’st Bruno (G), 24′ st Rossini (G).
Note: serata afosa, spettatori 450 circa. Ammoniti Muchetti e Calì. Corner 4-2; recupero 0′ e 3′.
Bergamo – All’implacabile legge dell’eterno Sasà Bruno (tre gol su quattro) non può sfuggire un AlbinoLeffe in perenne rodaggio. Seconda partita ufficiale in stagione e secondo ko per la nuovissima e ripescatissima banda di Sassarini dopo le due pappine rimediate a Cuneo. Nel vernissage col “Comunale” al cospetto della Giana, l’avventura in Coppa Italia di Lega Pro finisce al gironcino: i portacolori della Martesana passano alla fase successiva, la Celeste chiude il raggruppamento A all’ultimo posto e attende nuove dal Coni sul possibile rinvio del campionato di una settimana.
Il copione non s’è discostato di molto dal precedente di coppa nella Granda: illusoria partenza sprint, tra buone trame e vivacità, poi un paio di amnesie a stretto giro di posta e buio pesto. Sul primo angolo allo start (di Perini, buon playmaker ex Monza e Renate) la sponda di Magli costringe Sanchez ad anticipare il possibile tap-in rifugiandosi in un nuovo corner. I seriani spingono a tavoletta senza pungere, inaugurando quasi subito la fiera del liscio: al decimo Mureno, altro ex seregnese al pari del neo profeta della panchina, regala palla a Rossini che pennella dal fondo per la testa di Bruno, chiuso da Paris. Quattro giri di lancetta e Stronati pesca Brega con un filtrante, ma la marcatura di Montesano e stretta e il diagonale dell’ex bomber del Ponsacco è fiacco. Fine del fuoco di paglia di marca bergamasca, perché al quarto d’ora Perini perde palla a ridosso del cerchio di centrocampo e Cogliati in contropiede innesca il radente del vantaggio dello smarcatissimo Bruno. I gorgonzolesi, quadrati e cinici, rifanno le prove generali di gol sull’asse Bruno-Sanzeni (rigore in movimento alto al 29′ su un rovesciamento di fronte) e poco dopo la mezzora trovano il raddoppio: a cincischiare stavolta è Paris, impegnato in una diagonale alla disperata sul maturo cannoniere che però vince il contrasto e fa secco Amadori.
Nella ripresa il tecnico spezzino vira al 3-5-2 sacrificando Stronati per Calì, ma al primo affondo l’undici di Albè trova il tris di Bruno a coronamento di un’azione da manuale: cambio di gioco di Solerio, sovrapposizione a Rossini con cross dell’orobico d.o.c. Perico e schiacciata di testa di Sasà che l’estremo di casa intercetta quando ha già varcato la linea di porta. La reazione, se c’è, si nota pochino, vedi combinazione Brega-Cremonesi (11′) sfociata nel sinistro dritto oltre il montante da buona posizione dell’ex scudettato con Allievi e Berretti. I tentativi di insaccare almeno il punto della bandiera si sostanziano nei tentativi da fermo di Perini (21′, barba e capelli al sette) e Nichetti verso il finale, ma la Giana non intende concedere sconti: Amadori stoppa Cogliati sottomisura (servito da Solerio), Rossini invece sfrutta a dovere l’allungo di Augello imponendo il poker al volo. Il disastro è completato. Intanto da radiomercato arriva un’indiscrezione che potrebbe addolcire la pillola: pescato all’ultimo tuffo il centrocampista offensivo mancino Domenico Danti, silano classe ’89, 140 presenze e 24 reti tra B e D con le maglie di Cosenza, Reggina, Vicenza, Ternana, Nocerina e Barletta. Ma forse i rinforzi servirebbero dietro.
Simone Fornoni