“Non c’è più bella parola che saper dire grazie. Grazie per tutto, grazie per ogni cosa, grazie di esserci sempre. Ciao Enrico, grazie per la tua preziosa collaborazione, hai contribuito alla crescita della nostra società. Non ti dimenticheremo mai”

. Comincia così il messaggio di saluto di Diego Avanzato, presidente dell’Albano, per la scomparsa di di Enrico Cogliati, 74 anni non ancora compiuti, storico collaboratore della società bergamasca. Una perdita tanto improvvisa e inaspettata quanto dolorosa quella che, la scorsa settimana, ha colpito il club biancoazzurro, che ha perso una delle sue colonne importanti. “Con Cogliati se ne va una parte dell’Albano, un pezzo della nostra storia – racconta Avanzato -, e, purtroppo, nel prenderne atto, non possiamo che esprimere tutta la nostra vicinanza alla sua famiglia che ha subìto un gravissimo lutto. Ecco, alla sua di famiglia, nel dolore, si unisce anche la nostra: piangiamo la prematura dipartita di una figura importantissima per noi, di un collaboratore prezioso, di quelli difficili da trovare. Ma prima ancora, piangiamo la scomparsa di una persona perbene, di un uomo buono, generoso, che amava la vita, a cui piaceva rendersi utile, stare con gli altri. Un brav’uomo, una persona speciale, disponibile e sempre pronto a dare una mano a chiunque ne avesse bisogno. Non c’era nemmeno bisogno di dirgli quello che doveva fare perché, prima ancora di parlare, lui l’aveva già fatto”. E quando il numero uno dell’Albano afferma che ad andarsene è un pezzo della storia della società, dice il vero: “Lui era in società da ben 30 anni, una vita praticamente. Per il club ha fatto davvero di tutto, specialmente nei primi anni: dal magazziniere all’addetto al campo. Distribuiva il materiale quando ce n’era bisogno, era un vero factotum. Poi, nel corso degli anni, con gli acciacchi dell’età, si era ridimensionato, anche se era comunque sempre presente al campo, sia in settimana che di domenica. Lui era disponibile per tutti e con tutti, impegnato in prima linea sia per il settore giovanile che per la prima squadra. Ho imparato a conoscere Enrico negli anni, ad apprezzarlo e a stimarlo per il suo impegno e la sua dedizione e a volergli bene come un amico. Quando sono diventato presidente, nella stagione ’98/’99 lui era già qui, ci siamo conosciuti e abbiamo percorso un lungo tratto di vita sportiva e umana insieme. Proprio per rendere onore al suo grandissimo impegno e alla sua presenza, lo scorso settembre avevo preso la decisione di nominarlo presidente onorario: era un modo diverso ma, a mio parere giusto, di ricompensarlo di tutto quanto di buono aveva fatto per la nostra società”. Cogliati era un uomo di sport, amava follemente il pallone, tanto da dedicargli ogni momento libero, specialmente dopo aver raggiunto la pensione dopo una vita spesa come dipendente della Lactis: “Questa grande passione l’aveva trasmessa anche al figlio, Stefano, che oggi è uno dei nostri allenatori del settore giovanile. Enrico, vedovo da tempo, lascia nel dolore anche un’altra figlia, Emanuela, a cui va il nostro grande abbraccio. Enrico ha fatto la storia dell’Albano, tutti gli volevano un gran bene. Ora che non c’è più, nulla sarà più come prima”.
M.P.

Nella foto, il presidente Avanzato con Enrico Cogliati