È sabato, e, come tutti i sabati mattina, il mio papà mi porta a scuola in macchina lasciandomi dormire 15 minuti in più. Dopo questa stancante mattina di scuola mi ricordo che c’è la partita dell’Atalanta alle 15, quindi, supplico una mia amica di stare fuori con me a pranzo, usciamo da scuola e sotto il diluvio universale mangiamo un panino e ci avviamo verso casa sua, dove poi mi viene a prendere il papà con due mantelle enormi che avrebbero il compito di proteggerci dalla pioggia fortissima. Appena entriamo allo stadio, la pioggia s’intensifica ancora di più e si sentono tanti commenti di persone che si lamentano; e nella testa di tutti noi passa il pensiero di come sarebbe stato bello vedere la partita sul divano e con una coperta, e se devo ammetterlo sarebbe stato fantastico, ma essere allo stadio è tutt’altra atmosfera: i tifosi, i cori, le bandiere, niente telecronache e i 22 giocatori proprio davanti a te. Primo tempo pieno di occasioni che però non riusciamo a sfruttare al massimo, quindi finisce 0-0 anche se la nostra forza in campo è molto più evidente della loro; nel secondo tempo riusciamo a portarci in vantaggio di 3 gol grazie anche a un loro autogol, vittoria questa che ci da 3 punti fondamentali e importantissimi per la nostra classifica e per la nostra autostima. Finita la partita, usciamo dallo stadio soddisfatti e ci avviamo alla macchina bagnati e felici di essere sopravvissuti a questa partita subacquea… Che bello che l’anno prossimo la Curva Nord sarà finalmente coperta!
Anna Arsuffi