Atalanta – Milan 1-1 (1-1)ATALANTA (4-3-3):
Carnesecchi; Carminati, Alari, Bastoni, Migliorelli; Bolis, Melegoni, Mallamo (43′ st Nivokazi); Kulusevski (16′ st Colpani), Barrow, Elia. A disp.: Vidovšek, Salvi, Heidenreich, Zortea, Rinaldi, Pagliari, Chiossi, Peli. All.: Massimo Brambilla.
MILAN (3-4-3): Guarnone; Bellodi, El Hilali, Campeol; Bellanova, Brescianini (33′ st Murati), Pobega, Llamas; Dias, Forte (33′ st Capanni), Sinani (17′ st Tsadjout). A disp.: Soncin, Negri, Merletti, Bargiel, Bianchi, Torchio, Finessi, Larsen, Sanchez. All.: Rino Gattuso.
Arbitro: Mei di Pesaro (Guddo di Palermo, De Ambrosis di Busto Arsizio).
RETI: 10′ pt aut. Llamas (A), 40′ pt Dias (M).
Note: pomeriggio coperto, spettatori 500. Ammoniti Mallamo e Pobega per gioco scorretto, Guarnone per comportamento non regolamentare. Corner 5-4, recupero 1′ e 4′.
Azzano San Paolo – Davanti al Milan di Ringhio Gattuso la Primavera dell’Atalanta si ferma al palo. Pardon, ai due legni, rispettivamente a 14 e a 5 dal novantesimo: quello verticale colto da Elia, l’apripista in combutta con un Llamas in vena di autogollonzo, e il montante che impedisce alla testa di Barrow di salire sull’ottovolante in classifica marcatori corroborando al contempo la vetta della classifica. I nerazzurri, primi ex aequo alla vigilia con la Fiorentina, unica squadra a batterli finora, salgono a quota 13 dopo il poker di vittorie in serie, ma il primo risultato nullo della stagione li fa masticare amarissimo. Il merito del pari spetta alla botta mancina dal limite di Dias a sei dalla pausa, buona a rimettere lo score sui binari dell’equilibrio a dispetto della supremazia territoriale nerazzurra che nel primo tempo produce anche il rigore in movimento fallito da Mallamo sul dai e vai con il bomber gambiano alla mezzora, a tiro della conclusione del rossonero Pobega fuori dallo specchio di un nonnulla. Nella ripresa il Diavolo infiamma la partita con il palo esterno (12′) dalla distanza dell’autore della sfortunata autorete in avvio e i frequenti ribaltamenti di fronte approvvigionano i due pacchetti avanzati delle chances per smuovere le acque. Il soliloquio dell’esterno destro dell’attacco bergamasco alla mezzora e la traversa di Musa in svettata da azione dalla bandierina vanno a braccetto con le paratissime di Guarnone su Barrow (32′ e 47′) e Colpani (46′), ma la Dea deve anche tirare un sospiro di sollievo per la punizione di Capanni poco prima dell’extra time tolta letteralmente dall’incrocio dal colpo di reni di Carnesecchi. Il prossimo impegno è nel lunch match di venerdì in casa della Roma al “Tre Fontane”.