Nonostante una stagione minata dagli infortuni e dalla grana Covid, Brian Diaferio rimane un tassello prezioso all’interno dello scacchiere della Cisanese che, proprio in estate, si è assicurata l’attaccante classe 1998. Diaferio ha raccontato questa sua prima stagione in quel di Cisano Bergamasco rilasciando un’intervista esclusiva ai microfoni di ‘Be.Pi TV’:L’arrivo alla Cisanese – “Questa società mi cercava da tre anni, ma non c’era mai stato modo di arrivarci. Quest’estate, su consiglio del mio procuratore ho deciso di venire alla Cisanese, mi avevano parlato molto bene di questa società e devo dire che sono molto contento della mia scelta. Ho trovato un ottimo club dove poter lavorare al massimo”.La stagione –“Ad inizio stagione l’obiettivo era la salvezza e l’abbiamo raggiunta. Guardando alla stagione si può dire che abbiamo superato anche quello che era il nostro obiettivo perché siamo lì a giocarci il quinto posto fino alla fine. Nel complesso possiamo ritenerci soddisfatti della nostra, ci siamo tolti qualche bella soddisfazione e ora proviamo a chiuderla al meglio”.Annata rivedibile a livello personale – “Ho giocato molto poco perché fisicamente non sono stato al 100% in questa stagione. Ho fatto solo 8 partite da titolare, è stata una stagione un po’ particolare per me, anomala. Prima mi sono rotto la clavicola e sono rimasto fuori per un bel po’, poi ho preso il Covid e le procedure burocratiche per rientrare sono state lunghe e snervanti. Diciamo che come obiettivo mi ero prefissato la doppia cifra, mi sarebbe piaciuto arrivarci, ma giocando 8 partite non è facile. Capitano anche stagioni così nel calcio, adesso sono pronto per finire al massimo questa e per riprendermi a pieno dalla prossima”.Momenti top in carriera –

A livello di gruppo sicuramente la vittoria del campionato con la Castellanzese, sono emozioni indescrivibili e che ti porti per sempre dietro. Io ero arrivato a metà stagione, ma conquistare un campionato ti dà una carica immensa. A livello personale invece ricordo l’annata di Mariano che purtroppo è stata interrotta dal Covid. Stavo facendo molto bene, soprattutto trovando gol e continuità, ero a 9 ed eravamo a poco più di metà campionato, poi purtroppo il Covid ci ha interrotto”.

Le squadre più forti del campionato – “Devo ammettere che più di Sant’Angelo e Offanenghese sono rimasto colpito dalle qualità di Lemine Almenno e Mapello. Ovviamente non svoglio sminuire le altre due, due squadroni che meritano di giocarsi il campionato, ma a livello di calcio che piace a me e di quella che è la mia idea di calcio devo fare i complimenti a Lemine e Mapello, due ottime squadre”.

MDC