Tre ko su tre contro l’Inter e uno su uno contro la Lazio quando ad allenarla era Simone Inzaghi. Daniele Chiffi, ingegnere gestionale della sezione di Padova, 40 anni lo scorso 14 dicembre ha come ultimo precedente con l’Atalanta la sconfitta all’inglese nella semifinale di Supercoppa Italiana a Ryadh del 2 gennaio, doppietta di Dumfries al 4′ e al 16′ della ripresa,
Quanto all’Aquila da affrontare il 6 aprile all’ombra della Maresana, dice male anche l’unico scontro diretto in affidamento al designato di turno, il 3-1 biancoceleste il 31 gennaio 2021 con reti di Marusic (3′) su assist di Radu, Correa (51′) su sponda di Immobile, Mario Pasalic in tap-in su una conclusione di Luis Muriel (79′) e Muriqui (82′) col mancino sul la di Pereira. Quando, appunto, sulla panchina degli ospiti della trentunesima giornata siedeva l’ex Inzaghino, castigamatti di Gian Piero Gasperini.
Precedenti infausti contro i nerazzurri ricchi, vedi premessa, nel trofeo della coccarda come in campionato. Il quarto di Coppa Italia il 31 gennaio 2023 a San Siro venne risolto da Matteo Darmian. Ma la Dea, col neo quarantenne dal record di 6 vinte, 3 pareggiate e 4 perse a fischiare, aveva perso anche sotto le Mura, nel 3-2 del 13 novembre 2022, in occasione del rientro di José Palomino dalla sospensione per il doping (clostebol metabolita) a proscioglimento avvenuto. Autogol e gol proprio dell’argentino comproprietario del Bar Nazionale sul Sentierone, score aperto dal dischetto da Lookman e ribaltato dalla doppietta di Dzeko.
Per i bergamaschi l’ultimo dei sei bottini pieni con Chiffi è il 5-1 casalingo al Genoa (visibile QUI; 24′, 50′ e su rigore 74′ Retegui, 60′ Ederson, 80′ De Roon, 83′ Ekhator). Sempre Chiffi, comunque, ha scritto una pagina di storia recente e non solo nel calcio. Fu lui ad arbitrare la ripresa di campionato il 21 giugno 2020 dopo la lunga pausa legata alla prima ondata pandemica. Occasione ricordata dall’allenatore Gian Piero Gasperini per il rosso seguito al suo “andate a lavorare” al quarto ufficiale Marco Serra e al VAR Rosario Abisso, A.V.A.R. stavolta cogli Aquilotti. Sul campo, il 4-1 al Gewiss Stadium (Djimsiti, due incornate di Duvan Zapata, autogol di Bourabia e Bourabia su punizione) rifilato al Sassuolo senza spettatori se non gli addetti ai lavori.
C’era lo stesso direttore di gara il 18 agosto 2022 quando Giorgio Scalvini la risolse all’Olimpico contro la Roma. A Frosinone, Mancini e poker di Zapata il 20 gennaio 2019, a Parma 3-1 (Gervinho, Pasalic e doppietta di Duvan) il 31 marzo dello stesso anno e il 2-1 corsaro nella Torino granata (Muriel, Belotti e allo scadere Piccoli) il 21 agosto 2021. Tre i nulli. L’1-1 casalingo con la Spal alla prima partita arbitrata il 5 novembre 2017, quando a Bryan Cristante rispose il futuro innesto di gennaio Luca Rizzo con Remo Freuler espulso (piede a martello su Viviani), il 2-2 di Bologna l’antivigilia di Natale del 2020, doppietta di Muriel (dischetto e azione, 22′ e 23′) nel primo tempo e rimonta Tomiyasu-Paz nella ripresa, e gli occhiali inforcati con la Juventus il 1° ottobre di due anni fa in casa.
Quanto ai capitolini, un record decisamente più favorevole di sette vinte e tre perse su dieci partite contate. L’ultima, però, è anche stata la battuta d’arresto più pesante, il set chiuso dall’Inter il 16 dicembre 2024 proprio all’Olimpico. Le precedenti, all’inglese in casa del Milan (12 settembre 2021), a più di tre anni di distanza, una circostanza un po’ curiosa, e cinque aprili fa nell’1-2 col Chievo. Con l’Empoli di corto muso, nel 2-1 nella tana del Sassuolo, nella cinquina sporca alla Samp, nel 4-3 nella Torino granata, nell’altro 2-1 a La Spezia e ancora di strettissima misura a Verona gli altri bottini pieni come risulta dallo screenshot da Transfermarkt. Completano il team arbitrale del 6 aprile gli assistenti Mario Scatragli di Arezzo e Khaled Bahri di Sassari, il quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, il V.A.R. Aleandro Di Paolo di Avezzano e Rosario Abisso di Palermo.