Che calcio provinciale troveremo appena ci sveglieremo da questo incubo terribile e infinito? Considerando che la stagione 2019-2020 è finita qui, nelle previsioni dei vertici lombardi la prossima potrebbe nascere sotto i peggiori auspici. Stando alle parole di Giuseppe Baretti, presidente del Comitato Lombardo, il difficilissimo momento dell’economia, e quindi degli storici sponsor delle nostre società, rischia di portare alla scomparsa di più di un terzo dei club bergamaschi.
La speranza, ovviamente, è che la cosa non accada, perché, nella nostra città, come in tutti i nostri paesi, il pallone ha un valore inestimabile sia dal punto di vista sociale che da quello relazionale. Chi gioca, impara da bambino valori che lo tengono lontano dai guai, ha allenamenti e partite, che fanno di lui un atleta, in forma e impegnato. Incontra spesso educatori straordinari e crea legami unici, come si formano solo nello spogliatoio, amicizie vere, che aiutano sia quando la vita va a gonfie vele che quando si mette ad andare in senso ostinato e contrario. Così per i piccoli dei settori giovanili come per i grandi delle prime squadre. Così per me, una schiappa che gioca da quando aveva otto anni e a 43 suonati ancora non ha smesso.
Siamo d’accordo con mister e capitani, i tantissimi intervistati in questo numero di Bergamo & Sport, che ci dicono che “ora il calcio deve essere l’ultimo dei pensieri”. Eppure io che sto scrivendo questo articolo, uno che dal 2003 racconta le gesta che si vedono sui campi della nostra provincia, sono dell’idea che bisogna evitare il disastro adesso, prima che si verifichi, ora che c’è tutto il tempo per organizzarsi.
Senza soldi il pallone rischia di sgonfiarsi a ogni livello. Al di là di pochissimi casi, che ci sono, i vivai sono un costo per i presidenti, che, un po’ di tasca loro e un po’ grazie agli sponsor, permettono di fare sport a bambini e ragazzi a pochi euro, dieci volte meno di quanto costa il tennis, ad esempio. Un calcio solo per i figli dei genitori ricchi non ha senso, sarebbe stravolgere l’idea stessa che ci sta dietro. Quasi sempre, dico quasi perché ovviamente anche qui ci sono delle eccezioni, quello che importa al mister o al dirigente è l’impegno dell’atleta unito ai suoi miglioramenti, non il conto in banca di suo babbo.
Come se ne esce? Partendo dal fatto che il nostro governo non aiuta neanche le aziende, le obbliga a dei prestiti con le banche, dovrà scendere in campo la Federazione, togliendo i costi che per le piccole società sono la spesa maggiore, ossia quella per le iscrizioni, venendo incontro ai presidenti sulle tante altre spese che hanno, quelle legate al mantenimento delle strutture, ai materiali, ai rimborsi spese, ai pullmini, chiedendogli costantemente di cosa hanno bisogno. Riconoscendo ai nostri club minori, per la prima volta nella storia, la loro meravigliosa funzione all’interno della nostra società.
Dopo tanto prendere, la Figc dovrà dare. E dovrà, soprattutto, ripensare l’intero sistema, convincendo i club della ricca Serie A a scendere in campo economicamente per aiutare le nostre piccole realtà, perché un movimento dei dilettanti a un passo dal baratro fa malissimo anche ai professionisti. Senza la base, il vertice crolla.
Siamo dell’idea che quando ripartiremo, avremo tutti bisogno di un pallone provinciale magnifico, tirato a lucido, divertentissimo e gratuito. Ci servirà per tornare a sognare dopo tanto dolore. Le istituzioni del nostro calcio si mettano subito al lavoro senza aspettare la fine dell’emergenza, programmando già da ora in che modo aiutare il nostro fantastico movimento.
Buona lettura del nostro Bergamo & Sport, anche per questa settimana gratis, nella versione pdf, che potete scaricare dal nostro sito. In ultimo, una piccolissima cosa personale: grazie, immensamente, per i divertentissimi messaggi riguardo alla mia (orribile) vestaglia celeste. Prometto che appena ripartiamo, chiederò a un po’ dei nostri mister di metterla a turno, in occasione dei match più importanti, grandi sfide che mi stramancano.
Matteo Bonfanti
Qui a destra il link per scaricare Bergamo & Sport del 20 aprile gratuitamente nella sua versione in pdf Bg & Sport 20 aprile 2020_ok