Salernitana – Atalanta 1-2 (1-0)
SALERNITANA (3-4-2-1):

Fiorillo 6; Pasalidis 6 (1′ st Pellegrino 5,5), Fazio (cap.) 6,5, Pirola 6; Sambia 6 (24′ st Zanoli 6,5), Coulibaly 6,5, Basic 6,5, Bradaric 5,5 (32′ st Sfait 6); Tchaouna 7,5, Vignato 6,5 (24′ st Legowski 5,5); Ikwuemesi 6 (15′ st Weissman 5,5). A disp.: 56 Costil, 65 Salvati; 42 Guccione, 44 Manolas, 7 Martegani, 9 Simy, 43 Fusco. All.: Stefano Colantuono 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6,5; Scalvini 5,5 (1′ st Ruggeri 6), Hien 6, De Roon (cap.) 5,5; Hateboer 7,5, Pasalic 7, Ederson 6 (1′ st Koopmeiners 7,5), Zappacosta 6; Miranchuk 5 (1′ st De Ketelaere 6,5), Lookman 6 (38′ st Touré 6); Scamacca 7 (34′ st Djimsiti 6). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 53 Comi, 20 Bakker, 45 Palestra, 25 Adopo. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
Arbitro: Feliciani di Teramo 7 (L. Rossi di Rovigo, Di Giacinto di Teramo; IV Santoro di Messina. V.A.R. Gariglio di Pinerolo, A.V.A.R. Di Paolo di Avezzano).
RETI: 18′ pt Tchaouna (S), 12′ st Scamacca (A), 18′ st Koopmeiners (A).
Note: mezza sera serena, spettatori 5 mila circa. Ammonito Pasalidis per gioco scorretto. Espulso Avallone (team manager S.) al 20′ st per proteste. Occasioni da gol 7-15, tiri totali 9-17, parati 1-2, respinti/deviati 3-5. Var: 2 (check). Corner 1-7, recupero 4′ e 4′.

Salerno – Il gelo di Tchaouna sterzando sul sinistro, la decima di Scamacca (10 in A, 17 totali) nelle ultime 12 partite per acciuffarla, il sorpasso chirurgico di Koopmeiners (12 in campionato e 15 in tutto). Tre flash per un’Atalanta che a appaia al quinto posto a quota 60 la Roma con cui domenica sera a Bergamo si gioca l’allungo per l’ultimo treno della Champions. Ma quanta sofferenza in casa della retrocessa Salernitana, e quanto minutaggio nelle gambe per gli intoccabili del 9 maggio col Marsiglia. Il turnover di sette undicesimi rispetto al Velodrome, a meno tre dalla semifinale che vale Dublino, ha funzionato solo cogli innesti nella ripresa, anche se Gasperini a lungo ha pagato l’aver voluto schierare un mediano come De Roon nella linea arretrata a tre. Alla fine, chi non risica non rosica e meno male che il trio di diffidati Lookman-Koopmeiners-Djimsiti non ha rimediato il cartellino.
Una partita dominata fino alla doccia gelata del diciottesimo, col ciadiano sul filo del fuorigioco sul tocco di Vignato, accentratosi sulla trequarti in scia a Basic: la mini finta basta a mandare fuori tempo il braccetto improvvisato (ad Anfield era andata benissimo, comunque) De Roon piazzandola nell’angolino opposto. Scamacca comincia col triangolo un bel po’ isoscele con Lookman ripassandogliela troppo veloce, imitato nel dosaggio da Miranchuk (3′) in asse con Hateboer. A cronometro quasi triplicato il passaggio del centravanti trova la misura giusta, ma la conclusione a giro del nigeriano davanti alla lunetta no: corpo troppo sbilanciato all’indietro per tenerla sotto l’incrocio. Il giropalla ossessionante non sfocia nel vantaggio nemmeno al settebello d’orologio, quando il carrarmato là davanti rifinisce di tacco per l’ingrato russo la verticalizzazione di Pasalic. E siamo a un tiro alto e l’altro a lato, mentre di là il pendolino olandese per poco non combina un pasticcio prolungando con una loffia il cross teso di Sambia diretto a Ikwuemesi, che a momenti ci arrivava. Al quarto d’ora il ragazzone di Fidene riceve dal gran numero di Ederson a Coulibaly saltato e usa Fazio come materasso, sbattendo però contro la diagonale a grande muraglia di Pirola che salva capra e cavoli: Hateboer ci arriva di testa spedendo fuori, però in posizione irregolare.
A gol subìto e a braccetti invertiti per i bergamaschi in bianco rigato da trasferta, il rischio della batosta psicologica continua a viaggiare sul filo del rasoio della mira sballata. Al 23′ tocca ancora a Lookman mancarla, stavolta da pochi passi, sul cross dell’allargato Scamacca prolungato da Lyosha. Alla mezzora abbondante, due minuti dopo l’intromissione murata del terminale unico sulla linea di passaggio dell’argento in Coppa d’Africa diretto al jolly croato, ‘Mola punta la linea di fondo guadagnandosi il corner e basta. Su un ribaltamento, Ikwuemesi pesca il rompighiacchio che fa venire in sorci verdi anche a Scalvini, rinvenuto in tempo per deviargli in angolo il cross in mezzo nel nulla (34’). Qui a trovare il muro di gomma è Fazio. Miranchuk, invece, i compagni li vede col binocolo, come del resto loro con le sue aperture: al 41′ la spara in fallo laterale vanificando la ripartenza della catena di sinistra. Ed è incredibile come sganci un passaggetto a Fiorillo alle soglie del recupero del primo tempo dopo aver ricevuto da Scamacca: non si concretizza il vantaggio, Pasalidis ammonito per il fallo su Lookman al principio dell’azione. Si rientra in spogliatoio con Scamacca ad alzare la palla buona dell’ex Lokomotiv contrastato dal giallato.
Inizia la ripresa e si rischia il bis dallo stesso carneade ciadiano, che dal vertice destro costringe Carnesecchi al tuffo risolutivo. Due giri di lancetta e gira già stortissima nonostante i tre campi cogli straordinari dei sicuri titolari della semifinale Ruggeri e Koopmeiners. Niente da fare, Lookman ne butta al vento un’altra, gabbando Fazio sul la di Zappacosta (4′) ma calciando ancora a lato un rigore in movimento. Di là, poco prima, la collisione Tchaouna-RoboKoop con punizione altissima di Sambia. Per fortuna il romano decide che è ora di dare la sveglia e si precipita a corpo morto sul gioco di sponda di Pasalic a correzione della palla alta dentro del mancino dei Paesi Bassi, sull’onda lunga del primo tiro dalla bandierina della frazione. Ora si annusa qualcosa di succulento nell’aria. Koop si vede murare da Pellegrino, autore in seguito del mancato rinvio fatale, sul lancione di De Roon e si rifà sull’angolo susseguente: il traversone basso di Ruggeri trova un doppio flipper, Hateboer la tocca a mister naso avanti e il colpo da biliardo da oltre la ventina di metri è assicurato a portiere immobile. Scamaccone allarga il diagonale (23′), la new entry altrui Legowski fallisce a rimorchio di Zanoli dopo un iniziale traccheggiamento di Coulibaly: a mettersi in mezzo è Hateboer (25′), che sul corner figlio del ribaltamento di CDK si gira e non inquadra la porta con l’avversario davanti. Poi è il medesimo a pennellarla per la testa di ‘Mola alla mezzora: Fiorillo dice no. Come Zanoli a Ruggeri, sterzato sul piede preferito nell’asse lungo con Djimsiti, sostituto del pareggiatore rimasto troppo in campo, e Touré, riserva a sorpresa. Tchaouna incrocia mezza Dea partendo da centrocampo a scheggia fino alla conclusione alzata di destro sul ritorno di Pasalic dalla destra dell’area. Ennesimo pericolo a poco più d’un paio dal novantesimo.