MONTECARLO

– Quattro ore comode comode da Bergamo a Montecarlo, viaggio tranquillo senza intoppi, i problemi di traffico cominciano dopo Mentone quando si entra nel Principato, curve, controcurve, per noi modesti provinciali è come scendere da San Vigilio giù giù fino alla stazione con una sostanziale differenza, che le strade sono viuzze strette, strette e qui l’auto più piccola è la Mercedes coupé, figuriamoci. Tant’è vero che ad un incrocio nei pressi del Casinò una bella signora ha sbagliato manovra e ha divelto un semaforo. E i passanti sono subito accorsi a soccorrerla. Non c’era bisogno, nemmeno un graffio. Il gruppo dei cronisti bergamaschi si è infilato in un Mc Donalds per un panino, visti i prezzi dei ristoranti vicini al Grimaldi Forum. Lo sanno tutti, i media soffrono di una crisi ormai endemica e non esistono più i rimborsi spese. Fai da te. Ovviamente per partecipare al sorteggio è d’obbligo l’accredito. Burocrazia allo stato puro, neanche fossimo in Italia. Ma alla fine tra pass vari e blocchi da superare si entra nella “Media Working Area”. Fuori il sole picchia duro, eppure, nei pressi del red carpet, transennato a dovere, stazionano tifosi di tutta Europa, compresa una rappresentanza, circa una ventina, di fans dell’Atalanta. In attesa del delirio quando sfileranno campioni. Nel frattempo si sprecano selfie e video. Poco lontano i turisti passeggiano incuranti del bailamme intorno al Grimaldi Forum.
Giacomo Mayer