Manchester City – Atalanta 5-1 (2-1) MANCHESTER CITY (4-2-3-1):

Ederson 6; Walker 6,5, Rodri 6,5 (41′ pt Stones 7), Fernandinho 5,5, Mendy 7 (26′ st Cancelo 6); De Bruyne 7 (22′ st Otamendi 6), Gündogan 7; Mahrez 6, Foden 7, Sterling 9; Agüero 7. A disp.: 1 Bravo, 21 David Silva, 20 Bernardo Silva, 9 Gabriel Jesus. All.: Guardiola 7,5.

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (1′ st Pasalic); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Gomez (1′ st Muriel); Ilicic (27′ st Hateboer). A disp.: 57 Sportiello, 41 Ibañez, 13 Arana, 99 Barrow. All.: Gasperini.

Arbitro: Grinfeld 6,5 (Israele; Hasan-Yarkoni, IV Shmuelevitz. Var Pinheiro – Portogallo -, Avar Reinshreiber).

RETI: 28′ pt rig. Malinovskyi (A), 34′ e 38′ pt (rig.) Agüero (M), 13′, 19′ e 24′ st Sterling (M).

Note: serata fresca e uggiosa, spettatori 50 mila circa di cui 3 mila bergamaschi. Ammoniti Mendy, Masiello, De Bruyne, Foden e Otamendi per gioco scorretto. Espulso Foden al 37′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Occasioni 10-9, nello specchio 8-7, legni 0-1. Corner 7-6, recupero 2′ e 3′.

Manchester – Mai svegliare il can che dorme. Se ne accorge l’Atalanta, che nella tana del Manchester City tiene botta fino all’intervallo e perde di schianto in rimonta nella terza partita del girone C di Champions League che ha chiuso il girone d’andata. Ora per sperare di schiodarsi da 0 e ottenere almeno il terzo posto per farsi ripescare in Europa League serve iniziare a vincere fin dal prossimo 6 novembre nel retour match di San Siro: Shakhtar e Dinamo Zagabria, oggi 2-2, sono a 4. Alla cinquina cronometrica il pallone delizioso di Malinovskyi è vanificato dal controllo imperfetto di Ilicic, un altro pokerino e la ripartenza secca innescata da Gomez, punta pura insieme allo sloveno, innesca discesa e cross radente di Gosens troppo arretrato perché l’unica punta effettiva (Duvan Zapata ko come Kjaer e Palomino) possa raccoglierlo. Al 12′ il tedesco prende il fondo e sgancia per il Papu, ma Castagne in corsa ci arriva di testa prima di tutti sovrastando Mendy e spedendo alto. Entro due minuti Agüero costringe Gollini al dribbling per spazzare via per poi non poter raggiungere il lancio fuori misura di Sterling, che al 16′ azzecca il filtrante per Foden fermato col corpo da Djimsiti. Al 19′ Ilicic si accentra da destra tirando debole e centrale, il forcing locale però sforna tre chances per Agüero, che al 22′ non aggancia sull’asse a sinistra Foden-Sterling, al 23′ si fa intercettare il destro nell’angolo basso dal portiere ospite e dopo il corner tira alle stelle senza sfruttare lo scarico da destra di Foden, bravo a prendere la riga a Masiello. Al 26′ la svolta, col contropiede rifinito da Malinovskyi e Ilicic a puntare dal vertice destro un Fernandinho che lo stende: è rigore, che l’ex Genk trasforma spiazzando Ederson. Sogno che dura pochino, perché in sei minuti Sterling scava per l’inserimento con tocco sotto di Agüero, bravo a bruciare sul tempo Djimsiti. Al 37′ la doccia fredda è la sterzata con cui Sterling mette in trappola Masiello: piede a piede, stavolta il penalty è di casa ed El Kun firma il sorpasso. Guardiola torna a quattro dietro, come avrebbe dovuto essere, quando Rodri si rompe lasciando il posto a Stones, centrale difensivo puro. Al 45′ De Bruyne su schema da angolo serve il piattone a Walker, il Gollo si tuffa e salva sulla deviazione di Castagne. Nella ripresa Gasperini opta per una mezza rivoluzione con Pasalic (De Roon nei tre dietro) e Muriel per Masiello e Gomez, ma il confronto sembra chiuso. Al decimo Mendy crossa, l’olandese allontana e De Bruyne impegna l’estremo in arancione. Chiusura della pratica col 13 calato sotto la traversa da tre passi da Sterling, liberato da De Bruyne e Foden. Prova a riaprirla Ilicic al 17′, prima di destro sull’apertura di Malinovskyi e poi di sinistro sulla ribattuta di Ederson, ma non ce n’è. Perché Sterling ne fa altri due: al 19′, rientrando sul destro sul filtrante di Gündogan e al 24′, in spaccata su lancio da destra di Mahrez, dopo il salvataggio di Gollini sul solito Agüero. Al 22′ Freuler aveva insaccato riprendendo il palo di Ilicic, ma in offside. Al 28′ Pasalic spunta in mischia dall’angolo da destra di Malinovskyi chiamando Ederson al grande intervento, due minuti e a fallire l’obiettivo in solitario è il mancato pokerista della serata. Foden spreca il secondo giallo su De Roon (Hateboer lo avanza facendo il terzo di destra) che butta via lo schema da fermo di Malinovskyi (39′) sparacchiando da dentro l’area. Ultimi sussulti al 1′ e al 2′ di recupero, quando Ederson alza in corner su Freuler, smarcato di tacco da Muriel, opponendosi poi al piazzato del colombiano. S.F.