Alla primissima esperienza in Champions League l’Atalanta ha optato per lo stop alle trasferte fai da te. I biglietti per le sedi delle partite fuori dai confini nazionali saranno reperibili solo tramite il trave partner ufficiale, la Ovet. Questo il nocciolo del messaggio contenuto nel comunicato ufficiale di conferma dell’agenzia viaggi di viale Papa Giovanni XXIII quale appoggio organizzativo per le competizioni continentali.
Tagliandi d’ingresso a Zagabria, Manchester e Charkiv (lo Shakhtar Donetsk gioca lì) abbinati soltanto ai pacchetti viaggio Ovet, insomma. Non sarà più possibile affidarsi al Club Amici dell’Atalanta o alla vendita libera per organizzare la trasferta con mezzi propri o comunque prenotati in proprio. Una scelta societaria dettata dalle indicazioni dell’Uefa anche per motivi di ordine pubblico: meglio un canale unico di distribuzione che gruppi isolati di tifosi in giro per le città, col rischio di acquirenti last minute partiti da casa senza biglietto.
Sui social e nei blog di sostenitori nerazzurri, in queste ore, sta montando la protesta di quanti sono abituati al fai da te e magari hanno prenotato il volo subito dopo il sorteggio del girone al Grimaldi Forum nel Principato di Monaco. A bocce ferme si può soltanto rilevare che la dirigenza atalantina ha inteso delegare in toto l’organizzazione e la responsabilità delle trasferte di coppa a Ovet. Impossibile gestire i flussi di vendita a priori senza conoscere la disponibilità in termini numerici di biglietti concessi dal club ospitante. Solo se dovessero rimanere invenduti alcuni pacchetti con aereo e ingresso, si aprirebbe teoricamente lo spiraglio per la vendita libera dei biglietti.