Inter – Atalanta 4-0 (2-0)INTER (3-5-2):
Sommer 6; Pavard 5,5, De Vrij 6,5, Bastoni 7; Darmian 7 (1′ st Dumfries 7), Barella 6, Asllani 6,5, Mkhitaryan 7 (17′ st Frattesi 7, 28′ st Klaassen 6), Dimarco 7 (23′ st Carlos Augusto 6); Lautaro 7,5 (23′ st Sanchez 6,5), Arnautovic 6. A disp.: 12 Di Gennaro, 77 Audero; 31 Bisseck, 17 Buchanan, 41 Akinsanmiro, 50 Stankovic, 49 Sarr. All.: Simone Inzaghi 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 5; Scalvini 6 (13′ st Hien 5), Djimsiti 5,5, Kolašinac 5,5 (13′ st Bakker 5); Hateboer 5,5, Pašalić 5,5, Éderson 5,5, Zappacosta 6; Koopmeiners 6 (12′ st Adopo 5,5); De Ketelaere 5,5 (31′ st Touré 5), Miranchuk 5 (12′ st Lookman 6). A disp.: 1 Musso, 40 Vismara; 2 Toloi, 6 Palomino, 3 Holm, 22 Ruggeri, 15 De Roon, 90 Scamacca. All.: Gian Piero Gasperini 5.
Arbitro: Colombo di Como 5,5 (Lo Cicero di Brescia, Zingarelli di Siena; IV Pairetto di Nichelino. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Marini di Roma 1).
RETI: 26′ pt Darmian (I), 46′ pt Lautaro (I), 9′ st Dimarco (I), 26′ st Frattesi (I).
Note: Carnesecchi para un rigore a Lautaro al 9′ st. Serata uggiosa, spettatori 71.422 (di cui 515 nel settore ospiti). Ammoniti Darmian, Ederson, Hien, Bakker, Bastoni, Touré e Lookman per gioco scorretto, Djimsiti per proteste. Occasioni da gol 11-4, tiri totali 15-7, parati 3-1, respinti/deviati 4-1, legni 1-0. Var: 2. Check: 3. Corner 4-1, recupero 3′ e 5′.
Milano – L’ottovolante di risultati utili? Cancellato con quattro colpi di spugna, effetto anche di un thrilling di episodi, cinque da moviola, quattro a interpretazione a uso e consumo locale. Un gol annullato, un errore di Carnesecchi che spiana la strada all’1-0 di casa, la magia di Lautaro del raddoppio, un rigore cervellotico col quarto intervento fin lì della regia a bordocampo, il tap-in del 3-0 di casa e l’umiliante quaterna da situazione inattiva. Un disastro, per l’Atalanta, il recupero della ventunesima giornata piazzato dal calendario nel bel mezzo di una serie infinita nella tana dell’ingiocabile Inter. Domenica alle 18, a Bergamo, lo spareggio col Bologna (48 punti, +2 sui bergamaschi) per riprendersi il quarto posto.
Al decimo il primo vero break nel giropalla di casa premia il borseggio di Pasalic che intercetta il disimpegno in orizzontale di Pavard e impegna Sommer, ma nel prosieguo risulta fatale per l’annullamento al Var (Colombo verifica a video) il tocco col braccio di Miranchuk, colpito da Bastoni a gamba altissima e poi caduto per effetto del contrasto fortuito prima del tap-in di De Ketelaere nell’angolino in lungolinea. Il russo non punisce di seconda l’apertura a rientrare di Zappacosta allontanata cortissima da Dimarco, forse per essersela ritrovata sul destro, oltre il quarto d’ora. I nerazzurri ospiti finiscono virtualmente qui. A ruota Asllani non asseconda da fuori il lavoro della catena di sinistra, frenata anche da un Hateboer (anticipo su Lautaro su lancio del pendolino sinistro, 6′) che non faceva il titolare dal prenatalizio bolognese. Farà ampiamente in tempo a concedere fin troppo. Tutto inutile anche per dribbling su Carnesecchi e appoggio di Barella a tiro del ventesimo, auspice la sventagliata del braccetto sinistro interista dal volto noto: offside di quasi un paio di metri.
Al 25′, in una sfida molto tattica e non certo apertissima, Lautaro ci prova di controbalzo sparacchiando alle stelle un’ottima occasione dettatagli in profondità da Bastoni, anche se ci pensa Darmian a pungere lo score approfittando dell’uscita bassa a vuoto al limite del portiere bergamasco sull’asse col centrale di Piadena, l’argentino e Mkhitaryan, senza che Ederson possa recuperare. E sul filtrante del Toro di Bahia Blanca l’apripista, stavolta servito sul piede forte che è il destro, si lascia ipnotizzare dal riminese che respinge con le estremità inferiori (29′). Gasperini, che poco prima aveva tremato anche sulla palla persa del brasiliano, pressato da un Arnautovic stoppato infine da Djimsiti, inverte gli attaccanti. Al quarantesimo Pasalic non perfeziona il rinvio in gioco aereo del suo perno sul traversone by Dimarco aprendo la via alla botta terrificante di Lautaro che colpisce la parte superiore della traversa. Nel giro di lancetta successivo tocca a Kolasinac sganciare il mancinone dritto da fuori dopo una sponda nel nulla di Koopmeiners, arrampicatosi sullo spiovente dell’olandese a destra con Darmian sempre in mezzo. Niente da fare: al 1′ di recupero Barella pesca il taglio del terzino milanese, Carnesecchi ancora a viole, Pavard vede il capitano interista che usa Hateboer per coprire la traiettoria girandola di sinistro a fil di palo dal culmine della lunetta.
In avvio di ripresa l’ennesimo pallone in arrivo dal centrocampo innesca ancora Dimarco, cui l’estremo atalantino chiude benone lo specchio in corner. Sugli sviluppi dello stesso (4′) il cross dal fondo di Dumfries, sostituto del rompighiaccio, rimbalza sulla mano destra di Hateboer. Il giallo è per la bandierina alzata dell’assistente che ha visto l’attrezzo di cuoio fuori, invece Colombo decreta il penalty: parata-bis dopo quella su Pinamonti del Sassuolo, ma Dimarco, entrato in area in anticipo, non può sbagliare. Cambi soltanto a partita compromessa, la Dea comnina poco o niente. E al ventesimo ci vuole l’unico acuto in copertura di Ederson per impedire di calare il poker a Dumfries, rientrato sul sinistro in asse con Martinez e Frattesi. Pioverà lo stesso come la grandine. Su apertura di Zappacosta il muro lo trova proprio l’ex Salernitana (22′), mentre lo schema di Sanchez provocato dal tackle ritardato di Bakker a Dumfries accarezza la svettata del quarto gol di Frattesi a fil di primo palo. Lookman prende l’ascensore su Pavard colpendo però male di fronte il cross da destra di Supermario (39′), Bakker slalomeggia per mettere sull’esterno della rete al 3′ di recupero. Ah, dimenticavamo: alla banda dei diffidati (Zappacosta, Holm, De Roon) s’aggiunge anche Lookman, che riesce a sprecare il giallo su Barella.