17a serie A – Bergamo, Gewiss Stadium, domenica 22 dicembre (ore 18)
Atalanta – Empoli 3-2 (2-1)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6; Kossounou 6,5, Djimsiti 6 (24′ st Hien 6,5), Kolasinac 6; Bellanova 6 (35′ st Cuadrado 6), Pasalic (cap.) 6, Ederson 6,5, Zappacosta 6,5 (24′ st Ruggeri 6,5); De Ketelaere 8, Lookman 6,5 (24′ st Samardzic 6); Retegui sv (21′ pt Zaniolo 6,5). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 5 Godfrey, 27 Palestra, 6 Sulemana, 44 Brescianini. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
EMPOLI (3-4-2-1): Vásquez 6,5; Goglichidze 6 (35′ st Marianucci sv), Ismajli 5,5, Cacace 6; Gyasi 7, Anjorin 6, Grassi (cap.) 6 (25′ st Maleh 6), Pezzella 6; Henderson 7 (39′ st Sambia sv), S. Esposito 6,5 (25′ st Fazzini 6); Colombo 6,5. A disp.: 1 Perisan, 12 Seghetti; 31 Tosto, 38 El Biache, 19 Ekong, 90 Konaté. All.: Roberto D’Aversa 6,5.
Arbitro: Zago di Conegliano 6 (Spagnolo di Reggio Emilia, Rosania di Finale Emilia).
RETI: 13′ pt Colombo (E), 34′ pt e 41′ st D Ketelaere (A), 46′ pt Lookman (A), 13′ st rig. S. Esposito (E)
Note: premiati dal presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, Gian Piero Gasperini come miglior allenatore di novembre per la Lega di Serie A, e Rafael Toloi per le 300 presenze nerazzurre raggiunte in Coppa Italia col Cesena. Ricordato l’ex steward dello stadio di Bergamo Dino Carissimi, scomparso giovedì 19 dicembre all’età di 87 anni. Mezza sera rigida e uggiosa, spettatori 22.163 per un incasso di 516.756,15 euro. Ammoniti Zaniolo e Pezzella per gioco scorretto, D’Aversa (13′ st) per proteste. Tiri totali 16-7, nello specchio 7-3, parati 4-1, respinti/deviati 3-2, legni 2-0. Var: 1 (check rigore). Corner 6-3, recupero 2′ e 6′.
Bergamo – Prima contro decima non è un testacoda, ma andare sotto con l’Empoli di certo non era preventivato per l’Atalanta. Se non altro fare le belle statuine dietro serve a darsi la sveglia, anche se nella ripresa la genialata del VAR richiama il direttore di gara a giudicare un episodio da lasciare di stucco e bisogna rifare tutto daccapo. No problem, c’è Charles De Ketelaere che oltre alla tesa usa il sinistro da slalom e lungolinea e la vetta è ancora a +2 sul Napoli. Nel primo tempo, Colombo vola per il vantaggio altrui a sorpresa, Retegui si fa male quasi subito, l’eroe della diciassettesima piazza il pari a volo d’angelo e Lookman mette il nasino avanti. A metà campo invertite, la furbata del volto noto Grassi che accentua un contatto fortuito richiede la magia numero 2 del mattatore anche di Coppa Italia mercoledì col Cesena.
Dal primo corner, di Lookman da sinistra, scaturisce il tap-in difficoltoso in caduta, necessariamente né potente né angolato, di Djimsiti in scia al rimpallo Kolasinac-Cacace. A cronometro più che raddoppiato, scollinato il decimo, ecco il lob sinistro fuori misura di Ederson sul passaggio di ritorno del nigeriano. Occhio alla rimessa dal lato: esegue Gyasi che la schiaccia a terra, nessuno bada alla presa del fondo di Henderson dalla destra e sullo scarico nessuno sa contrastare il terminale azzurro che di controbalzo supera Carnesecchi tra le gambe del difensore albanese. Al ventesimo un batti e ribatti prima del limite non viene certo risolto dal destraccio di Esposito, poi Retegui accusa fastidi alla coscia sinistra ed entra Zaniolo, subito giallato per il pestone al futuro autore del penalty del 2-2 in fase offensiva.
A mettersi in mezzo, pure il legno alla destra di Vasquez, meritevole però di averla tolta dalla porta, per dire no alla spizzata di Kolasinac da punizione lunga dalla trequarti di De Ketelaere (25′). Poi il belga, a ruota di una sponda a vuoto di Cacace su tracciante di Pezzella, si tuffa di testa pressoché rasoterra per correggere nell’acciuffo il traversone a rientrare di Zappacosta, favorito dall’azione di disturbo dell’ex romanista che fa il velo di testa tagliando fuori Ismajli. Su un’altra punizione del belga è Djimsiti a cogliere sempre in gioco aereo il secondo legno della serata al 42′. Zaniolo la ruba all’ex Grassi alle soglie del recupero per la stoccata di Pasalic respinta dal perno nemico, ma a sbrigare la pratica chiamata remuntada ci pensa ‘Mola sulla sponda di Zaniolo, lungo la pallonessa da mancina dell’autore del pari ad aprire il piatto nell’angolino opposto.
Nella ripresa si spegne a lato il tiro-cross a giro di CDK che forse intendeva raggiungere il firmatario del 2-1; respinto un tentativo di Bellanova col sinistro, ecco il destro secco di Ederson dal limite fuori di mezzo metro. Manco poco al check-VAR-monitor su un contrasto di Djimsiti sul lumezzanese (rilancio prolungato di piede da Gyasi), ex di turno con Pezzella, e Feliciani opta per il rigore che Esposito trasforma di potenza senza angolarlo troppo. Comincia l’assalto atalantino e il fiammingo svetta centralmente sull’angolo di Zappacosta al quarto d’ora. Kossounou gabba Ismajli salvo fare qualcosa di incomprensibile anche a se stesso, ancora CDK reclama una deviazione pezzelliana sulla scucchiaiata di Ederson da lui corretta di testa (24′). CDK imbraccia la doppietta mettendosi in proprio, eludendo chiunque fino a insaccare il lungolinea mancino in faccia a Ismajli. Al 5′ di recupero Gyasi se la vede deviare in corner dal muro e finisce qui. Undicesima vittoria di fila, siamo oltre il sogno.