La notizia, o forse la non notizia, è che le noie al ginocchio sinistro di Timothy Castagne non hanno conosciuto i titoli di coda nemmeno alla ripresa odierna degli allenamenti dell’Atalanta al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia. Il laterale destro belga, stante il rientro dalla squalifica dell’omologo Hans Hateboer, non è più una presenza irrinunciabile in vista della sfida di sabato sera in casa del Torino, ma senza di lui non ci sarebbe una sola copertura in panchina, visto che il neo acquisto Lennart Czyborra è arrivato soltanto oggi.
Nella sessione del martedì a scaglioni differenziati a seconda del minutaggio nel Monday Night Match contro la Spal, soltanto il Diavolo Rosso, a margine del gruppo praticamente dal dopo Inter ovvero due domeniche or sono, ha lavorato per conto proprio. La gonalgia si cui soffre sembrerebbe escludere traumi distorsivi e contusivi o lesioni, anche se dall’ambiente si sta erigendo verso l’esterno un muretto a secco all’insegna della privacy e della prudenza.
Per il resto Gian Piero Gasperini non ha problemi di formazione, alla vigilia della tre giorni di sedute tradizionali sul campo principale presso la sede societaria. In conferenza stampa dopo il ko in rimonta coi ferraresi l’allenatore ha utilizzato la parola “recupero” riferita ai molti giocatori chiave sotto tono nella combo Coppa Italia-prima di ritorno in campionato, contraddistinta da ritmi bassi, reparti troppo distanti e sfilacciati e, nel caso della partita persa con l’ex fanalino di coda, anche un paio di elementi fuori ruolo, Marten de Roon e il primo cambio Berat Djimsiti, riciclati a destra al posto degli assenti. Da qui a venerdì, fino alla rifinitura, si prosegue a porte rigorosamente chiuse.