Smettessi di fare il giornalista sportivo, chiederei di essere assunto alla Casera Monaci di Almenno San Salvatore. Intanto per i quattro titolari, Roby, che è anche il direttore generale del Villa Valle, Luca, che fa pure il diggì all’Accademia Calcio Alta Val Brembana, e che sono tra le anime più belle del calcio bergamasco, la loro sorella, Clara, molto carina e assai simpatica, e la loro mamma, Rina, una donna dalla gentilezza incredibile. Questo pensavo sabato notte tornando ubriaco, pieno zeppo e felice dalla festa per il ventesimo anniversario dell’azienda orobica, una delle serate più divertenti in cui mi sono imbattuto nel mio ultimo anno. Magnata indimenticabile grazie ai formaggi più buoni del mondo, e, credetemi, io sono uno che ne sa perché in vita mia me ne sono pappati tantissimissimi, ma soprattutto per via di quella magia che riescono a trasmettere sempre ai loro ospiti i proprietari. Piatti di altissima qualità, la torta salata con branzi e speck, il mega tagliere con strachitunt dop e stracchino nostrano e i pizzoccheri, tutte cose che mi sognerò per diverse notti, uniti a quella voglia di stare insieme ridendo, scherzando e ballando sulle note del dj Siro Mash App, giovane, ma già in gamba. Tanti i presenti del nostro mondo, parecchio Villa Valle, con al tavolo e poi in pista il presidentissimo Piergiorgio Castelli e l’amministratore delegato Roberto Mazzoleni, sabato accompagnato dalla moglie, Michela, e dalla figlia, Talita, giovane ragazza con un futuro da ballerina. Ho chiacchierato un sacco con Luca Schiavi, il massimo dirigente dell’Azzano, scoprendolo appassionato di formaggi e di musica proprio come me. In ultimo, non certo per importanza, la vittoria del primo premio. Martina (nella foto sotto con Roby e Rina, ndr), che mi ha accompagnato all’appuntamento, ha sbaragliato la concorrenza indovinando il peso di un branzi stravecchio, sette chili e mezzo di forma che mi ha promesso che farà a metà con me.
Matteo Bonfanti

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