Andrea Capelli (foto U.C. AlbinoLeffe – Tommaso Berardi), un orobico purosangue in bluceleste che ha subito qualcosa da festeggiare: “Segnare all’ultimo minuto per la vittoria è bellissimo, ma il merito è stato di Momo Zoma che mi ha passato una palla da spingere dentro”. Umiltà e ringraziamenti a parte, il firmatario del matchball (3-2) contro il Sestri Levante nel primo turno eliminatorio di Coppa Italia di serie C per l’AlbinoLeffe, che l’ha intervistato sul sito ufficiale, è stato ed è una bellissima sorpresa.
Il venticinquenne valbrembanino arrivato da Lumezzane dopo cinque anni a Ponte San Pietro ha dimostrato di poter dire la sua in un reparto offensivo da serie C: “La prestazione di squadra è stata ottima, soprattutto nel primo tempo quando abbiamo costruito tante palle-gol. Per me è stata una partita breve ma intensa, con la gioia mai banale per il gol vittoria all’ultimo secondo. Sono stato bravo a farmi trovare al posto giusto al momento giusto. Leggere bene l’azione non è mai scontato, ma devo ovviamente ringraziare Zoma perché nel gol c’è tanto di suo, tra accelerazione e assist perfetto”.
Definiti “errori fisiologici” i due gol rimontati dai liguri di Levante, Capelli, subentrato sabato scorso a Salvatore Longo, al compagno di reparto deve anche l’11 sulla schiena. Il burkinabé gliel’ha concesso per prendersi il 10: “Porto questo numero fin dagli esordi, è una maglia a cui sono molto legato. Sapendo che qui la indossava Momo, ero pronto a spostarmi su altre opzioni. Quando lui mi ha confidato che avrebbe voluto cambiare, però, mi sono preso senza esitazioni il mio numero preferito. E’ stata una scelta semplice”.
Scaramanzia e tradizioni a parte, c’è un mondo AlbinoLeffe da esplorare. “A Zanica, organizzazione e strutture sono di altissimo livello in ogni ambito. Grazie ai veterani, che sin da subito hanno favorito l’inserimento di tutti i ragazzi nuovi, si sta creando un bel gruppo. La somma di questi aspetti positivi aumenta la qualità della preparazione: stiamo lavorando tanto, ma soprattutto stiamo lavorando bene, come testimoniato dalle buone risposte anche sul piano fisico di sabato”, osserva Capelli.
Sulla Torres, a cui far visita a Sassari nel prefestivo in notturna (ore 21) per il secondo turno del trofeo della coccarda di categoria, il bergamasco d.o.c. tornato dalla Val Gobbia è netto ma senza timori reverenziali. “Affronteremo una squadra molto forte che – dopo la stagione di altissimo livello dello scorso anno (secondo posto nel Girone B) – ha confermato l’ossatura anche per questa nuova stagione. Conosco bene Giuseppe Mastinu, con cui mi sono allenato più volte ai tempi dello Spezia. Si tratta di un centrocampista di grande valore, ma non è il solo elemento di qualità nella rosa sarda: ci aspetta un test di alto livello, una partita molto stimolante, bella da vivere per ogni giocatore”.
Infine, gli orizzonti personali e di squadra. “Per un attaccante il numero di gol (e assist) ha un peso rilevante. Vorrei migliorare le 5 reti e i 5 assist della scorsa stagione al Lumezzane. In questi giorni, però, ho ascoltato un’intervista di Alvaro Morata della quale condivido il messaggio di fondo – chiosa Capelli -. Valore e leadership di una punta non dipendono solo dalle marcature, ma passano anche attraverso il contributo complessivo fornito al team nei più svariati aspetti del gioco. Vorrei garantire un apporto alla squadra che sia il più prezioso possibile per perseguire con profitto l’obiettivo collettivo”.