Asso del nostro calcio, protagonista del miglior Pontisola che ricordiamo, Jordan Pedrocchi non è più un calciatore del Lecco e tra i tifosi blucelesti serpeggia da qualche giorno un evidente malessere. Facile intuire i motivi dei tanti commenti arrabbiati degli ultrà lariani, inviperiti per la scelta del club di privarsi del suo numero dieci. Pedrocchi è stato infatti il calciatore che ha fatto la differenza nello straordinario campionato scorso, che ha portato il Lecco alla storica promozione in Serie C.
Idolo del papà di chi scrive, Jordan assicurava la fantasia necessaria per creare pericoli alle avversarie, tanto in D, quanto in questa stagione nella nuova categoria. Acume tattico fuori dal comune, spiccato senso del gol, solo a luglio sembrava, sia agli ultrà che agli addetti ai lavori, che la carriera di Pedrocchi si sarebbe conclusa, ovviamente tra parecchi anni, in casa bluceleste.
Fulmine quindi, ma, va detto, non a ciel sereno, perché Pedrocchi era stato il giocatore voluto fortemente da mister Gaburro ormai due estati fa nel giorno dell’approdo del tecnico veronese al Comunale di Lecco. L’esonero del mister, seguito alla rescissione del contratto del compagno di reparto Segato, avevano fatto capire ai ben informati che con D’Agostino in panchina per Pedrocchi si sarebbe aperta la via di un lungo addio, nonostante le ottime prove fornite anche in questa stagione sul rettangolo di gioco. “Mi hanno tolto un sogno”: ha raccontato il centrocampista in maniera lapidaria ai colleghi di Lecco Channel News.
Classe 1991, centrocampista centrale dalla tecnica sopraffina, forgiata nel settore giovanile del Milan, stellare qui da noi, sia con la maglia del MapelloBonate, che, come già detto, con la casacchina del Pontisola, Pedrocchi diventerà il pezzo pregiato del mercato invernale. La speranza è di vederlo ritornare a casa, nella Bergamasca, dove ci sono club pronti a coccolare un ragazzo fortissimo in campo e altrettanto in gamba fuori dal terreno di gioco.
Matteo Bonfanti
Foto Lecco Channel News