È stata una settimana col freno a mano tirato, la classica settimana di metà agosto in cui anche i mercati finanziari si sono presi qualche giorno di vacanza prima di ripartire.
Europa ed Asia hanno rallentato la loro corsa mentre chi non alza mail il piede dall’acceleratore è la borsa americana.
I segnali che fanno pensare che la corsa americana continui ancora per qualche mese ci sono tutti:
– I dati riguardanti la produzione in USA sono risultati migliori delle attese, ad indicare una chiara accelerazione, in particolare nel settore dei servizi;
– le vendite di case sono l’ennesimo indicatore di un settore immobiliare in enorme accelerazione. Insomma sulla base di questi dati sembra che l’economia USA si sia già scossa di dosso l’impatto della seconda ondata di Covid;
– la riduzione dello svantaggio di Trump nei confronti di Biden che si legge dai sondaggi pre elettorali.
Due dati devono farci capire come la borsa a stelle e strisce sia qualcosa di unico nel panorama mondiale:
– Apple, che tutti conosciamo, ha raggiunto un valore di borsa superiore ai 2.100miliardi di dollari. Per darti un termine di paragone le 40 azioni quotate nel listino principale italiano (FTSE mib) non arrivano a 700 miliardi di euro;
– le azioni di Tesla, del visionario Elon Musk, sono passate in 12 mesi da un valore di 211$ al valore odierno di 2045$. La performance la lascio calcolare a te.
Ma di esempi così potrei fartene a decine, eppure in Italia ci si incaponisce a comprare titoli di Stato, obbligazioni bancarie ed azioni della propria banca. Chi negli ultimi anni ha aumentato la percentuale di azionario mondiale all’interno del proprio portafoglio ora sorride, vede delle performance interessanti e tutto questo nonostante quanto successo nel 2018 (anno nero per tutti i mercati) e nel primo trimestre di quest’anno.
Intestardirsi sul fatto che la ‘borsa è rischiosa’ porta i patrimoni di molti investitori a non dare risultati ed a mettere a rischio il proprio futuro. Quando finirà, perché prima o poi succederà, la costante immissione di liquidità delle banche centrali sui mercati obbligazionari vedremo i valori dei titoli ‘sgonfiarsi’ e sarà un momento difficile per chi ha scelto di restare fuori dal mercato azionario. Scenderanno i prezzi ed i rendimenti dei titoli di stato trascinando al ribasso i prezzi delle azioni bancarie (le banche hanno la pancia piena di questi titoli) ed i portafogli ne risentiranno pesantemente.
È forse il caso di iniziare ad alzare lo sguardo verso nuovi orizzonti mettendo in pole position il raggiungimento di obiettivi non immediati ma che nel medio lungo periodo porteranno sicuramente benefici al tuo patrimonio.
Buon fine settimana, mi aspettano i parchi giochi per bambini qui in Trentino.
Simone Pontiggia
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