Prima il piacere del biglietto, poi il dovere del tampone e dell’app Mitiga per l’autodichiarazione sanitaria col QR code da mostrare all’ingresso dello stadio. Sarà un lunedì 17 maggio di passione per i tifosi dell’Atalanta alla caccia del preziosissimo quanto rarefatto tagliando per la finalissima di Coppa Italia del 19 maggio a Reggio Emilia contro la Juventus. Il problema è che alle ore 11 inizia la corsa sul circuito atalanta.vivaticket.it, riservata agli abbonati alla stagione 2019-2020, quella senza pubblico dal post lockdown in poi, mentre solo dalle 21 potrà essere fatto il tampone di controllo solo presso i centri convenzionati Mitiga, la cui app va scaricata per inserirci i dati attestanti la propria natura di Covid-free. Altrimenti al Mapei Stadium non si entra nemmeno a pregare.
Il comunicato della Società, leggibile QUI, è un papiro infinito di disposizioni e obblighi. Certo non inaffrontabili e alle soglie dell’impossibile, ma sempre una strada ad ostacoli resta, considerando soprattutto i tempi stretti. Non che il tampone sia strettamente necessario, ma in assenza di quello serve un certificato di avvenuta vaccinazione oppure che attesti la guarigione dal Coronavirus. I biglietti a disposizione, in totale, sono 4.300 per le due squadre, quindi 2.150 per gli atalantini. Che oltre a doversi mettere nella coda virtuale su Vivaticket, nella stragrande maggioranza dei casi, dovranno affrontare quella per il test. Per le procedure di acquisto on line, occhio al codice di prelazione-numero di abbonamento (in digitale su Dea Card, oppure su voucher: per quest’ultimo le due ultime cifre vanno escluse), al codice fiscale e ovviamente al numero della propria carta di credito, documento d’identità a parte. In bocca al lupo.