Bergamo

– Il Brusaporto  milita ormai da 3 anni in Eccellenza ed è riuscito a raggiungere questi ottimi risultati grazie al meticoloso progetto imbastito dalla società del presidente Comotti.  Una realtà – quella gialloblù – che crede molto nel settore giovanile, puntando sulla crescita dei ragazzi dal punto di vista educativo in primis e calcistico. Il lavoro messo in atto dalla società ha portato i suoi frutti: in prima squadra sono infatti sbarcate già giovani promesse come Stefano Tomasi (classe ’98) che disputò un ottimo campionato nella stagione scorsa e ancora Simone e Matteo Tagliaferri, Kevin Colleoni e Diego Agazzi (tutti classe ’97).  Abbiamo incontrato il direttore sportivo del settore giovanile gialloblù, Gianpietro Biava, che ha ritenuto importante sottolineare la sua collaborazione con l’altro direttore sportivo, Stefano Turchi, ex calciatore di Serie A con l’Ancona.
Biava, qual è il punto di forza della società? “I punti di forza sono principalmente due, il nostro presidente Giovanni Comotti e il numeroso gruppo di volontari che compone la maggior parte della nostra famiglia. Il presidente Comotti è per noi un punto di riferimento fondamentale ed è esempio da seguire grazie al suo carattere e alla sua personalità da grande lavoratore. Importante è anche il suo impegno economico, senza di esso non sarebbe possibile mantenere tutti gli allenatori, le strutture, gli impianti Giovanissimi Brusae tutti i costi che il settore giovanile comporta. Il secondo punto di forza sono i volontari, fondamentali perché senza di loro la società non potrebbe andare avanti e colgo l’occasione per ringraziare per tutto l’impegno e la dedizione che mettono ogni giorno per i nostri ragazzi”.
Quali sono le linee guida che date ai vostri allenatori? “Negli ultimi anni abbiamo deciso di dare un’impronta comune a tutte le squadre della nostra società, avviando il “progetto Brusa”. In collaborazione con tutti gli allenatori del settore giovanile che conta circa 300 ragazzi, abbiamo deciso di organizzare nello stesso modo la prima mezz’ora di allenamento per tutte le squadre, con esercizi uguali basati sulla coordinazione e tecnica per tutti  ovviamente adeguati ad ogni fascia d’età, con intensità differenti. Ogni 15 giorni organizziamo riunioni, per stabilire con i mister di tutte le nostre squadre gli esercizi da proporre e come eseguirli correttamente. Cosa fondamentale che cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzi attraverso gli allenatori è la passione, perché senza di essa nulla  sarebbe possibile”.
Avete altre iniziative che vanno oltre il campionato come feste o manifestazioni?
“Da qualche anno ormai durante la sosta pasquale, la società dà la possibilità ai ragazzi di partecipare a tornei internazionali. Tre anni fa sono stato a Monaco, è stata una bellissima esperienza. Siamo partiti con due pullman pieni di ragazzi volenterosi di misurarsi con ragazzi stranieri, ma loro coetanei con cui confrontarsi e imparare da questi. Negli anni successivi siamo stati in Francia e Spagna. Un’altra importante iniziativa è il grande torneo che organizziamo il primo maggio, quando i nostri pulcini si scontrano con numerose squadre anche di alto livello come Atalanta, Albinoleffe. Forse quest’anno avremo anche Milan e Inter”.
Matteo Mollica

PIANETA BRUSA
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