Aria distesa in casa-Brusaporto, nonostante la sconfitta nel big match domenicale, in casa del Calcio Romanese. Dopo una partenza shock, che ha visto traballare la panchina di Gianni Cefis, l’inversione di rotta compiuta attraverso uno sbalorditivo filotto di risultati utili è sotto gli occhi di tutti, tanto che Fogaroli e compagni si sono issati rapidamente nelle zone di vertice. Merito di un gruppo finalmente coeso, ringalluzzito dalle performances di uno stuolo di giovani dal chiaro valore e dal fondamentale ruolo di guida rivestito dalle pedine più rappresentative. Primo fra tutti, Omar Torri, professionista di lungo corso giunto a Brusaporto con i gradi della ciliegina del mercato estivo, non ha faticato nel mettere a frutto l’indubbia esperienza, specialmente al servizio dei colleghi d’attacco più giovani, certamente più freschi ma pur sempre bisognosi di cogliere appieno l’essenza del mestiere. Ecco dunque bello che servito l’attestato di stima da parte di un’intera società, nei confronti di un giocatore finito in tempi recenti ai box a causa di un brutto guaio muscolare. Non è bastato l’ingresso di Torri nei minuti finali per riequilibrare le sorti del match con il Calcio Romanese, ma l’attaccante ex AlbinoLeffe, stimato per le doti umane oltre che tecniche, è da ritenersi parte integrante di un progetto che chiama il Brusa a raccogliere un posto al sole, tra le grandi d’Eccellenza.
NS