Con ancora negli occhi la grande vittoria nella tappa di giovedì e l’arrivo a braccia alzate nel centro storico di Pistoia davanti a una folla oceanica festante e trepidante, il ds del Ranica, Francesco Ottone Mesti, e il suo equipaggio, l’ormai famoso Paul Picot, continuano la loro marcia trionfale nella Brescia-Napoli in moto d’epoca.
La cronaca fino a qui. Che l’edizione sia magica per Ottone e i suoi lo si intuisce già mercoledì, quando il direttore sportivo gialloblù diventa l’assoluto protagonista della serata inaugurale grazie a una magica e indimenticabile interpretazione de “Il vigile Celletti”, nel ruolo reso famoso da Alberto Sordi nella fortunata pellicola del 1961. Prova da urlo e mille punti in saccoccia. Neppure il tempo di fare due applausi di quelli giusti ed ecco il trionfo nella tappa di giovedì, quella che porta i sessantaquattro partecipanti a Pistoia, successo tanto inaspettato quanto meritato  arrivato grazie ad alcune trovate geniali proprio del nostro Ottone, che ricordiamo è a bordo di una Vespa Sprint 125. A lui si devono infatti sia la scelta di passare dall’Abetone e non dalla strada in linea percorsa dagli avversari, sia il massiccio uso a mo’ di doping di tigelle, mortadelle, salame nostrano e culatello per lui e per i suoi tre scudieri, Paolo, Denise e Vaner.  
Arriviamo a ieri, intorno alle 14 e 37 circa, con l’equipaggio Paul Picot un po’ giù di squadra per via della lunga nottata di festeggiamenti. Niente paura: arrivati in Toscana, Ottone cala l’asso che ha nella manica tirando fuori dal suo zainetto beige quattro bistecche fiorentine buonissime da due chilogrammi ciascuna. Poi accende un fuocherello a bordo strada con l’antico metodo delle pietre focaie, trova quattro uova lasciate lì da una gallina di passaggio, monta una delicatissima maionese e porge la carne ai compagni d’avventura con la salsa appena fatta e alcune foglie di rucola trovate nel campo a fianco. E’ la svolta, rinfrancati dal lauto spuntino, Ottone e gli altri centauri del Paul Picot danno vita a un’esaltante rimonta che gli permette di chiudere il secondo segmento di nuovo in vetta alla classifica generale. Che altro? Due cose, che l’appuntamento ci piace da matti perché è solidale, messo in pista per aiutare la Fondazione Nikolajewka Onlus e i suoi progetti legati alla disabilità e che in questa ottava edizione si sta rivelando un successo senza precedenti.
Dandovi il link per saperne di più, (https://www.facebook.com/labrescianapoli), chiudiamo il nostro articolo con un aggiornamento in diretta. Da un collegamento fatto con le strade del Meridione d’Italia, realizzato grazie ai potentissimi strumenti che abbiamo a disposizione nella nostra redazione, tipo alcuni satelliti grandi e grossi, possiamo notare che in questo momento il nostro equipaggio sta staccando tutti gli altri, in volo verso il traguardo di Nettuno. Si vedrà, intanto vi invitiamo a cantare nel vostro tempo libero “forza, Ottone, dai, non ti lasceremo mai”. Lui e il Paul Picot hanno infatti bisogno anche di voi per esaudire i loro sacrosanti sogni di gloria domani, domenica, all’arrivo finale di Napoli.
Matteo Bonfanti