Pubblichiamo il comunicato ricevuto dai genitori e da loro indirizzato al Comune di Bergamo circa la pratica della BMX a Loreto
“Sono una quarantina gli atleti che dal 1° novembre hanno dovuto rinunciare a praticare BMX nella pista di Largo Fabre a Loreto. L’impianto, infatti, è stato chiuso causa “lavori di manutenzione straordinaria e efficientamento energetico” peccato che, alla data odierna, dei lavori non vi sia ancora alcuna traccia.
“Sapevamo che la pista sarebbe stata interessata da un importante intervento di manutenzione – spiegano i genitori degli atleti – ma nessuno è stato in grado di darci delle risposte concrete fino al 29 settembre, quando finalmente l’Amministrazione Comunale ha incontrato i gestori comunicando che entro il 1° novembre l’impianto andava sgomberato”.
La Convenzione per l’affidamento effettivamente era chiara: con determina 1323 del 25 maggio 2022 la gestione era stata affidata in proroga dal Comune di Bergamo alla Società sportiva fino al 31 ottobre 2022 o, comunque non oltre l’inizio dei lavori. Peccato però che alla data del 25 maggio l’iscrizione per 12 mesi (400,00 euro) era stata ormai fatta e che nessuno avesse avvisato i tesserati di quanto stabilito.
“Nessuno di noi mette in discussione l’importanza dell’intervento – continuano i genitori – ma sulle modalità di comunicazione abbiamo molto da dire. Abbiamo scritto all’Amministrazione Comunale per avere delle rispose che, purtroppo, non abbiamo mai ricevuto, segnale inconfutabile della mancanza di considerazione non solo rispetto ad uno sport minore come quello della Bmx, ma anche e soprattutto dei nostri figli e di tutti gli atleti coinvolti.”.
In caso di posticipo dei lavori ci sarà la possibilità di usufruire della pista? Questo uno degli interrogativi posti ma a cui il Comune ha risposto con il silenzio e, purtroppo, con i fatti: pista chiusa ma dei lavori nemmeno l’ombra. Nel frattempo, i giorni passano e gli allenamenti sarebbero potuti continuare senza problemi, visto che il cantiere non è ancora stato allestito. Da considerare che le alternative sono rappresentate dalle piste più vicine, se così si può dire, di Caravaggio e Garlate. Impensabile per molti genitori poter affrontare una tale distanza.
“Non comprendiamo perché l’Amministrazione Comunale non ci abbia consentito di proseguire l’attività fino all’inizio effettivo dei lavori – concludono – E pensare che proprio l’Amministrazione comunale ha motivato la proroga della concessione dell’impianto, tra l’altro, anche con la necessità di garantire, citiamo testualmente ‘la promozione dell’attività finalizzata al benessere, alla salute e qualità della vita’. Purtroppo, questa attenzione alla collettività è rimasta solo sulla carta e ci lascia molta amarezza e delusione”.
STOLFI GIANNI referente dei genitori