10aR (21a) B Interregionale Division C Conference Nord Est – Reggio nell’Emilia, PalaBigi, mercoledì 29 novembre (ore 20.30)
Re-Basket 2000 Rubiera Special Reggio Emilia – Unica Bergamo 72-68 (20-15, 35-28, 54-59)
RE-BASKET 2000: Alberione 9 (3/7, 0/5, 3/4, 3 ass.), Porfilio 10 (1/1, 2/4, 2/2, 8 r., 6 ass.), Digno 17 (2/6, 3/5, 4/4), Longagnani 5 (1/2, 1/3), Jovanovic 7 (2/4, 3/4 tl, 7 r., 2 st.); Paparella (k) 2 (1/1), Stellato NE, Frediani 4 (2/5, 0/2, 0/2), Pedrazzi NE, Obayagbona NE, Codeluppi 10 (4/8, 0/2, 2/3, 5 r.), Lusetti 8 (3/6, 2/2 tl, 3 rec.). Coach: Alberto Baroni.
T” 19/40, T3 6/21, TL 16/21 – rimbalzi 33 8+25 (Porfilio 8), assist 14 (Porfilio 6)
BLUOROBICA: Simoncelli 9 (2/2, 1/4, 2/2, 5 ass., 2 rec.), Dore 13 (1/5, 3/5, 2/2, 2 ass.), Morelli 6 (0/2, 2/6), Mazzoleni 2 (1/1, 0/2), Markovic 13 (4/7, 1/1, 2/2, 10 r.); Nespoli (k) 5 (1/2, 1/1, 2 ass.), Renella (0/1, 0/1, 0/2), Doneda (0/2 da 3), Turel 3 (1/7 da 3), Odiphri, Dembele 4 (1/1, 2/2 tl), Leoni 13 (5/6, 3/4 tl, 6 r.). Coach: Marco Albanesi.
T2 15/28, T3 9/29, TL 11/14 – rimbalzi 36 10+26 (Markovic 10), assist 10 (Simoncelli 5)
Arbitri: Invernizzi di Dorno e Brambilla di Vimercate.
Note: parziali 20-15, 15-13, 19-31, 18-9. Uscito per 5 falli: Markovic 37’17” (66-63).

Reggio nell’Emilia – Il trittico di successi Social OSA-Cremona-Cernusco non ha avuto un seguito in casa di un’altra concorrente diretta. Un ultimo quarto di gara con soli 8 punti segnati, comlicato dal fouled out di Markovic sul 66-63 altrui a meno di 3′ dal termine, ferma a tre la serie positiva della Bluorobica Bergamo, incappata a Reggio Emilia nella tredicesima sconfitta stagionale in una regular season destinata a concludersi all’Italcementi con la prima della classe Iseo sabato sera, 1° febbraio. La squadra di Albanesi resta ferma a 16 con la Nervianese e proprio la Re-Basket davanti a Cernusco (14) e Sansebasket Cremona (8). Poi ci saranno i playout.

In un avvio da punto a punto, il parzialino da cinquina aperto dalla lunga da Dore e chiuso da Markovic, consente il primo naso avanti e si prosegue a rincorsa fino alla bomba del 12-9 di Porfilio a metà primo quarto. Digno, fin lì uso all’uno contro tutti buttandosi in area, trova un altro controsorpasso sul 15-13 ed ecco il più 4 del lungo Lusetti alzatosi dalla panchina. In avvio di secondo periodo, la rimontina iniziale Dembele-Leoni per togliere pressione e deleghe offensive a Markovic, ma Frediani e un Codeluppi a mezzo giro dalla lunetta la rimettono sul poker sopra. Prima della sirena corta gli emiliani danno colpi d’acceleratore fino alla doppia cifra davanti, 33-23 a meno di un tris dall’intervallo grazie a un’altra bomba di Porfilio, con Dore e Simoncelli a limitare i danni.

In avvio di terzo quarto, Lusetti fa più 8 a quota 40 a 8′ dall’ultimo cambio cronometrico, poi comincia lo shootout Morelli-Markovic-Digno (43-38, 7′ scarsi) prodromico al ribaltamento sull’onda lunga della terza tripla della gaurdia sarda, ancora di Morelli. L’ultimo vantaggio locale fino all’ultimo spicchio di gara è di Alberione sul 47-46, poi Simoncelli da dove vale dispari segna quello che ci si illude possa essere il punto di non ritorno. Sbagliato. Più 9 sul 57-46 cittadino con un ottimo Leoni gravato anch’egli da falli a 3′ da fine minitempo, poi il riallontanamento a opera di Nespoli col bombone del 59-54. Sul 63-57 del capitano in coda all’unico paniere del mercoledì di Mazzoleni manca ancora troppo, 7 giri di lancetta, per esultare. Porfilio la riavvicina (60-63) a una manita dal gong, Jovanovic di più e c’è il controsorpasso di Frediani a tre e mezzo dalla sirena lunga. Il punto di non ritorno è questo: Turel si porta a un possesso sul 68-66 di casa, ma sbaglia a un giro di lancetta dai titoli di coda e lo score non viene ripreso più.

“Un’occasione sprecata, è stata buttata al vento una partita che potevamo vincere. L’approccio è stato ancora troppo leggero, senza la necessaria energia e prontezza mentale. Dopo l’intervallo siamo stati più fisici e presenti e abbiamo rimontato con autorità – la chiosa di coach Marco Albanesi -. Potevamo chiuderla, ma facili tiri da sotto e triple aperte non entrate hanno ridato fiducia alla squadra di casa. Per la seconda fase dobbiamo far tesoro di queste esperienze e farci trovare pronti con maggior concentrazione, energia e sacrificio fisico”.