“Il 15 febbraio, l’Atalanta batteva la Roma in rimonta 2-1, una grande festa. Una settimana dopo i primi contagi. Un mese dopo, l’ottanta per cento degli spettatori di quella sera conosce qualcuno che si è ammalato o è morto di Coronavirus. Oggi è meglio restare a casa”
. Firmato Bartlomiej Grubich, turista forse per caso dalla Polonia che postando una foto di viale Giulio Cesare fuori dal Gewiss Stadium ha voluto esprimere la propria vicinanza a Bergamo e ai nerazzurri.
“Dopo una settimana trascorsa a Bergamo, mi è piaciuto questo club perché le persone sono simpatiche, è una grande città, e la stessa squadra, nonostante gli stereotipi del calcio italiano, gioca in modo super offensivo ed efficace. Pochi giorni dopo, la prima infezione da coronavirus appare in città, poi i morti, circa un mese dopo il mio soggiorno vedo notizie che l’esercito sta consegnando bare dalla città ad altre regioni del paese”, il dolente racconto del polacco dal profilo Instagram.
“A Bergamo, obitori e saloni funebri sono pieni. Circa l’80% dei proprietari degli scooter nella foto conosce qualcuno che è morto di coronavirus. Circa l’80% di chi mia ha preparato la pizza conosce qualcuno che è morto di coronavirus. Sì, è meglio rimanere a casa oggi. # zostańwdomu, resta a casa”, conclude Bartlomiej.
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