Bergamo
– Dopo il successo di pubblica e di critica di Bergamo Film Meeting la nostra città resta al centro dell’attenzione del panorama artistico internazionale con la 38esima edizione del Festival Jazz di Bergamo che inaugura la direzione artistica di Dave Douglas. C’è grande attesa per la rassegna visto e considerato che, fino ad oggi, è stato battuto il record degli abbonati (675) ma ancora in aumento mentre le serate al Donizetti presentano il tutto esaurito. L’assessore alla cultura del Comune, Nadia Ghisalberti, insieme al direttore del Donizetti Massimo Boffelli e al responsabile della comunicazione del festival Roberto Valentino, ha sottolineato l’importanza culturale del festival ma anche il suo impatto a favore del turismo, infatti un buon numero di abbonati arriva da fuori Lombardia e d’Oltralpe, compreso il Nord Europa,. Interessa anche da parte dei media, non solo italiani, ma anche quelli specializzati come Down Beat, All About Jazz, London Club, Jazz Hot e Jazz Magazine senza dimenticare la diretta Radio 3, la rete culturale della Rai. Grazie al contributo degli sponsor (Camera di Commercio, Mediolanum, Air Bergamo e Conad) Bergamo Jazz è stato diffuso in tutta la città e gli abbonati, per la prima volta, hanno a disposizione un simpatico gadget (borsa e t-shirt).
Ad aprire il festival , giovedi 16 ore 21 al Sociale di Città Alta Franco D’Andrea, accompagnato dal suo gruppo che comprende Han Bennink, e quindi la band di Ryan Keberle, trombonista nonchè collaboratore di Bowie. Venerdi, dopo il duo Tracanna-Milesi alla Gamec, sul palcoscenico del Donizetti saliranno prima la pianista Geri Allen e quindi il sassofonista Joe Lovano col suo gruppo. Sabato la clarinettista Anat Cohen (nella foto di Jimmy Katz), poi il pianista Kenny Barron, domenica, dopo Mark Guiliana e Markelian Kapedani all’Auditorium, si torna al Donizetti per il gran finale con Billy Martin e Louis Moholo-Moholo.
g.m.