Ancora silenzio intorno al Bergamo Basket 2014.
Dal giorno della retrocessione, quattro settimane fa, il club giallonero non ha più fatto pervenire alcuna comunicazione ufficiale circa i programmi futuri.
Che al momento restano nebulosi.
Eppure giugno nella pallacanestro è un mese cruciale, quello in cui si mettono le fondamenta per la stagione successiva.
In cui si imposta il prossimo campionato.
In questo caso quello di serie B.
Perché il campo, con la retrocessione nel girone nero, con l’ultimo posto (per il secondo anno consecutivo), ha decretato che la collocazione del BB14 è la terza categoria.
Quello è l’orizzonte per la prossima stagione.
La serie A2 al momento è solo un’illusione.
L’ipotesi di un blocco delle retrocessioni, dopo una stagione senza dubbio falsata dal Covid in ogni categoria, al momento è stata categoricamente esclusa dalla Federazione Pallacanestro e le stesse leghe di A e di A2 non hanno voglia di derogare,
Il ripescaggio è praticamente impossibile perché Bergamo a causa dell’ultimo posto ha davanti almeno cinque squadre in questa lista di ripescabili.
Resta l’ipotesi dell’acquisizione dei diritti sportivi di A2 da un altro club: si potrebbe fare con 150 mila euro, forse anche meno, ma non sembra una strada percorribile per una società che da gennaio non ha mai innestato un rinforzo per centrare la salvezza, con un’operazione che sarebbe costata 20/25 mila euro…
L’altra ipotesi è che il club giallonero decida di ridimensionare, chiedendo di giocare in categorie inferiori e più economiche, o addirittura rinunci all’attività e chiuda i battenti.
Il silenzio tiene aperte tutte le ipotesi in uno spettro a 360 gradi, in cui tutto è possibile.
A fine giugno scadranno tutti i contratti stagionali.
Alcuni giocatori si trovano ancora a Bergamo per allenamenti individuali o terapie riabilitative.
Inutile fare ragionamenti ora su possibili improbabili riconferme: dei giocatori dell’ultima stagione l’unico che potrebbe restare in serie B è il 22enne Ferdi Bedini, bergamasco, che potrebbe giocare in quintetto.
Tutti gli altri hanno ambizioni di A2 e pertanto si accaseranno altrove.
Difficile anche pensare di proseguire con coach Marco Calvani, che ha peraltro vinto la B a Montecatini e Pesaro, ma in piazze molto ambiziose: il tecnico romano ha un mercato da A2 e una panchina dovrebbe trovarla, magari subentrando a stagione in corso.
E in caso di serie B dovrà essere valutata anche la questione dell’impianto, se il PalaAgnelli o l’ItalCementi.
Fabrizio Carcano