Fabrizio Carcano
Una caduta senza fine, un crisi senza uscita.
La WithU Bergamo precipita sempre più in basso. Cinque sconfitte consecutive in questo avvio di campionato da ultimo posto, dopo la terribile precedente stagione sempre all’ultimo posto.
Un disastro sotto gli occhi di tutti.
Tranne, forse, per la società, clamorosamente assente e silente in questo momento così drammatico a livello sportivo.
La domanda che si pongono i tifosi, sui social, è la stessa ripetuta lo scorso anno: cosa si aspetta a intervenire?
Come intervenire lo devono decidere i dirigenti, ovviamente.
Ma con una squadra inchiodata all’ultimo posto, avviata ad un’altra scontata retrocessione come quella dello scorso anno (evitata solo per l’interruzione del campionato), quello che stupisce è l’immobilismo.
Serve una scossa, un cambiamento.
La soluzione più semplice negli sport di squadra sarebbe cambiare l’allenatore, via Marco Calvani (uno che ha sempre fatto bene ovunque e ha esperienza nel gestire queste situazioni), per scommettere su un altro nocchiero che però avrebbe sempre questi giocatori a disposizione (che non hanno colpe specifiche, semplicemente molti di loro non sono da A2) e difficilmente invertirebbe la rotta, avendo poi anche il comodo alibi di scaricare lo scontato fallimento sul predecessore.
La soluzione più complessa, ma più efficace, sarebbe un intervento radicale sulla squadra: con il taglio del deludente Rodney Purvis, che non ha mai dato un contributo in attacco e viaggia a percentuali oscene, e con due innesti di italiani di esperienza e qualità da A2 per dare qualcosa in più, soprattutto in attacco e a rimbalzo.
Tocca alla società decidere, sperando di non rivedere il copione andato in scena lo scorso anno e pure tre anni fa, con un’inopinata attesa fino a marzo prima di decidersi a fare qualcosa….